20 Aprile, 2024

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L’ ULTRAMARATONETA SORDO ROBERTO VENTURI

L’ ULTRAMARATONETA SORDO ROBERTO VENTURI

IL RACCONTO DI UN ANNO DI SACRIFICI PER PASSIONE DELLE CORSE PODISTICHE. Roberto Venturi che vive a Sasso Marconi (Bologna), il 31 dicembre ha chiuso l’anno podistico a Calderara di Reno(Bo) alla maratona di San Silvestro. L’ultramaratoneta sassese nell’arco dell’anno ha preso parte a 32 gare; 16 maratone di 42,195 km su strada in queste località: NAPOLI (miglior tempo del 2011 con 3:03:45), VERONA, PIACENZA, BRESCIA, ROMA, MESSINA (2° posto nel campionato italiano sordi e per pochissimo tempo sfiorato il primo posto), MILANO, PADOVA, PORTO SAN GIORGIO (FM),SUVIANA (BO), ARONA (NO)-VERBANIA, SALERNO, PALERMO, REGGIO EMILIA, PISA e CALDERARA DI RENO(BO). 5 maratone ed ecomaratone di 42,195 km su sterrato

 

e montagna nelle seguenti località:SAN BENEDETTO DEL TRONTO(AP) (percorso tutto su circuito sabbioso), BUSANA(RE) (cima molto ripida Monte Ventasso a 1.720m.), MONTEALBANO DI CARMIGNANO(PO) (3° posto assoluto), FORLI’(2° posto assoluto) e CUNEO. 11 ultramaratone; tra le quali la 100 KM DEL PASSATORE (FIRENZE-FAENZA), una 12 ore in pista a SAN GIOVANNI LUPATOTO (VR) 112,347 km (arrivato al 2° posto, sarebbe potuto diventare vice campione d’Italia, ma la gara era organizzata da una federazione (IUTA) diversa dalla sua (FIDAL) per cui non ha potuto conseguire tale titolo. Questa gara 12 ore di pista è stata molto faticosa per lui. Sicuramente più faticosa rispetto ad altri atleti, in quanto loro correndo potevano parlarsi e farsi forza, oppure ascoltare musica che è noto, è uno stimolo nei momenti critici. Lui era da solo poiché è sordo. 3 gare 6 ore in circuito su strada: BANZI (PZ) km 61,988, CURINGA (CZ) km 65,890 (entusiasmante per risultato 15° posto assoluto, ma ancor più per la premiazione sul palco con alcuni atleti nazionali e campioni di ultramaratone) e SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP) km 63 (il giro sempre sul molo del porto). 2 gare di 50 km a CASTELBOLOGNESE (RA) e PISTOIA-ABETONE. 1 gara di 47 km su sterrato a TRAVERSARA DI BAGNACAVALLO (RA). 1 ecomaratona montagna di 43,5 km a CORNIGLIO(PR). 1 gara trail di 49 km a ROCCA SAN CASCIANO (FC). 1 gara skymarathon di 44,5 km da SENALE(BZ) a RUMO (TN) (per lui la gara più bella di tutte; montagne di 2.500m. con brividi correndo sul ciglio della scarpata). L’atleta sassese non è una velocista, ma nelle lunghe distanze si fa rispettare. In totale, solo di gare, ha percorso 1.573 km sommando più o meno 40 km a settimana di allenamento, non di più per impegni familiari. Nel marzo scorso doveva partecipare alla 110 KM DEL DESERTO SAHARA in Tunisia ma all’ultimo momento la gara è stata annullata per motivi di sicurezza a causa della rivolta della popolazione locale.
E’ un atleta che non usa alcuna sostanza chimica. E’ abituato a non prendere medicine neanche quando ha la febbre o mal di testa ecc… Non prende mai niente né prima né durante né dopo la gara. Si ferma solo nei punti di ristoro a bere per reidratarsi. A lui non interessa la competizione; arrivare primo in classifica o fare la gara

in meno tempo. Pensa solo ad arrivare al traguardo in base al suo ritmo senza essere sfinito. A volte gli è capitato di fare un buon tempo ed ottenere una buona posizione ma è dipeso dall’andamento degli altri atleti. Da 8 anni è insieme ad una persona sorda che stima moltissimo. Si sono sposati ed hanno due bambini (6 anni e 16 mesi) anche loro sordi. E’ una bella famiglia e sua moglie è una donna molto comprensiva, sa la passione che ha per le gare e gli lascia fare questo sport che ama moltissimo. Per questo le è molto grato. Non è facile allevare 2 bimbi sordi. Sono molto impegnativi rispetto ad altri, comporta molto tempo dedicato a visite per le protesi uditive, riunioni della scuola, incontri con logopedisti, allenamenti a minibasket; però ci stanno riuscendo bene. Ha anche i genitori sordi e anziani quindi anche loro a volte hanno bisogno perché non sono molto autonomi, così si divide tra i suoi genitori e la sua famiglia ed è molto faticoso. Anche lo sport gli porta via molto tempo ma non riesce a smettere perché è una passione grandissima e gli permette di scaricare la tensione e svagarsi un po’. Non saprebbe rinunciare a questo. Per partecipare alle gare viaggia sempre da solo. A volte lo accompagna suo padre ma non avendo la patente tocca guidare sempre a lui. Anche gli allenamenti li fa sempre da solo perché essendo sordo gli altri atleti lo mettono un po’ in disparte. A volte si alza alla 4 di mattina ed affronta parecchie ore di viaggio per raggiungere la località di gara ma lo fa volentieri perché la passione per questo sport supera la fatica ed i sacrifici.

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