02 Maggio, 2024

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Giannantonio alla Maratona di Reggio Emilia

Giannantonio alla Maratona di Reggio Emilia

Scritto da Giannantonio Vallese: Domenica si è corsa la 17^ Maratona di Reggio Emilia. Con poco più di 3.000 atleti iscritti e quasi 2.700 partenti, questa gara si colloca fra le prime sei nel panorama italiano, ma è da podio per l’organizzazione. Mentre raggiungo Reggio la colonnina del termometro segna -6  ed il paesaggio si presenta completamente imbiancato per la nevicata dell’Immacolata. Condizioni difficili che metterebbero alla prova le più collaudate macchine organizzative.   L’Expo’, ubicato nel palazzetto dello sport, situato a circa duecento metri dalla zona di partenza/arrivo, accoglie i maratoneti con tutti i servizi che una struttura simile è in grado di offrire: segreteria, spogliatoi, docce, servizi igienici ed area espositiva. Quando si dice che l’organizzazione è attenta ai bisogni di tutti gli atleti e non coccola solo i top runners, si intende alla possibilità di parcheggiare vicino alla zona di partenza, ritirare il pettorale fino a mezzora prima del via, cambiarsi in un ambiente riscaldato ed accedere alle griglie di partenza  fino a 10 minuti prima dello start… scusate se è poco. Ma veniamo alla gara. Dopo il via,  il circuito si snoda per circa 4 km nel cuore della città con un passaggio sulla star-line dopo soli 2,7 km. Le curve repentine con qualche lastra ghiacciata e la normale ressa iniziale ci impongono ritmi contenuti. Dal 5° km, uscendo

 dalla città, il paesaggio circostante la fa da padrone con un percorso collinare che si snoda prevalentemente su strade secondarie dalle quali si può ammirare una campagna impreziosita dalla nevicata. Fino al 18^ Km si è ancora abbastanza raggruppati, siamo giunti a Montecavolo, sul punto più alto del percorso. Ma la strada è ancora lunga ed il percorso impegnativo con i suoi saliscendi.  Mi sono imposto un ritmo tranquillo, a 5’ al km, con proiezione finale intorno alle 3h e 30m. Non sono sufficientemente preparato per pensare al cronometro e sfrutto la gara per guardarmi intorno senza tener gli occhi fissi sull’asfalto, pensando a  futuri ed ambiti traguardi, salute e testa permettendo. Posso dire con certezza che mai in altre manifestazioni ho trovato dei volontari così disponibili ed appassionati; oltre al loro prezioso servizio negli incroci, ai ristori e spugnaggi, non si risparmiano ad urlare , sostenere ed incoraggiare i concorrenti.   La fatica crescente non mi impedisce un cenno di ringraziamento. Si arriva al finale. Provo buone sensazioni dopo un affaticamento fra il 26° e 28 Km, le gambe girano, il respiro è regolare e i battiti contenuti. Reggio è vicina ed incontro sempre più persone, che a modo loro, ti salutano e ti incoraggiano. Arrivo al traguardo chiudendo in 3 ore e 25 minuti. Non sarà la maratona che ricorderò per il tempo cronometrico ma resterà vivo il ricordo per la perfetta riuscita dell’evento con  il calore della sua gente.

Foto di podisti.net

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