27 Aprile, 2024

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La mia Cortina-Dobbiaco Run 2012

La mia Cortina-Dobbiaco Run 2012

Scritto da Gianni Grigolato:Il Sabato i treatleti (non è un errore) Patrizio, Gianni e Fabio si presentano a Cortina con la voglia di far ben che li contraddistingue (ma dove ??) Si fanno un paio di vasche su Corso Italia, ci si rende conto che Cortina è troppo snob x noi provinciali, forse un po’ meno per il Pat che vive a Bologna. Stanchi di vedere cose che non ci possiamo permettere decidiamo di sederci a tavola. Ci fiondiamo su una pizzeria appollaiata su una terrazza all’aperto, un posto certamente da plebei, poi quando arriva il menu con i prezzi ti rendi conto che se sei arrivato a Cortina ti devi adattare (11 euro una margherita + 3 euro il coperto) ma noi ci facciamo subito notare e ci scappa in coro un “ah però costa poco qui !!”. Forse x giustificarsi i camerieri ci portano subito un piatto con del salamino tagliato sottile e poi prendono le ordinazioni. Mangiamo comunque una buona pizza anche se non son sicuro abbiano usato farina GMI. Concludiamo con un caffè ed evitiamo i dessert. Passeggiata alleggeriti economicamente e ritorno all’auto per puntare su Dobbiaco. Raggiungiamo Dobbiaco e lungo la strada scorciamo più volte parte del tracciato (completamente sterrato) che dovremmo affrontare l’indomani. Ritiriamo il pacco gara, ci facciamo le foto di rito, io ne approfitto x comprarmi l’ennesimo paio di scarpe rosso fiammante da indossare un domani che riuscirò ad abbandonare le vecchie…. Pomeriggio tra albergo, spritz e cena (con tanto di sugo al capriolo x il sottoscritto, al pomodoro x gli atleti Pat e Fabio), superalcolici per gli atleti, neppure un caffè x il sottoscritto. E’ domenica, il giorno della gara ci si

alza alle 5:30, colazione in albergo alle 6:00 Si prende l’auto alle 6:30 per portarla in zona arrivo/docce. Si prende la corriera che da Dobbiaco ci porta alla partenza a Cortina. Il sonno regna sovrano, io sembro uno zombie, Pat è carico, Fabio non si capisce. Pat scatta foto, io e Fabio andiamo al bar a prendere un caffè. Poco prima della partenza mi carico anch’io, trovo la motivazione, sono deciso a fare una bella gara (vedo negli occhi di Pat la competizione) Ci dicono che hanno raggiunto il sold out e con 4500 partecipanti e record per la CO-DO . Abbiamo tutti e tre il pettorale verde ..ultima gabbia ed abbiamo davanti quasi la totalità dei partenti!!! Al via non si parte! ..5” 10” 15” 20” siamo ancora fermi e mi viene il dubbio che non siano partiti ..ma così non è! Quando passiamo sotto la partenza si cammina ancora e son passati diversi minuti. Per me non è un problema, anzi viste le premesse e il non riscaldamento va anche bene, ma Pat e Fabio scalpitano e un po’ sono preoccupati della mia tranquillità, mi hanno sempre battuto ma sanno che ultimamente sono diventato + tonico e leggero. Cerchiamo comunque di passare un po’ di gente sapendo che a breve la strada asfaltata si sarebbe trasformata in un sentiero tra i boschi. Sprechiamo un sacco di energie fisiche e mentali nei continui zig e zag (anche su per i greppi) a cui siamo
costretti per passare gente che passeggia benchè partita dalle prima griglia. Inizia la scalata di posizioni senza forzare più di tanto e risaliamo la lunga colonna umana leggendo i nomi sulle canotte di società importanti e arrivate da ogni dove (noi siamo tre mosche bianche) e quando si superano gruppi di prestigio, ci sentiamo + forti di quello che realmente siamo ( o forse + incoscienti). Siamo di tre colori diversi: Fabio azzurro, Pat arancione e io nero. Affrontiamo la salitacontinuando a superare, rischiamo + volte il contatto con altri runner, finiamo tra le radici degli alberi o sopra a massi lungo il sentiero, passare agevolmente è un’impresa impossibile ! Dopo alcunikm Abbiamo un buon passo, giriamo a 5’20” in salita, io e Fabio riusciamo a parlare e non sentiamo affanno, da dietro un treno a vapore tiene il passo (il Pat). Si affrontano gallerie alla cieca, ogni tanto ci perdiamo di vista, io rimango indietro ma vedo pur sempre la maglia di Pat con a fianco Fabio che da azzurro è diventato blu (impregnato di sudore vista l’umidità del 95%). Preoccupato di vedermeli scappar via, mi avvicino e mi ri-allineo con loro. Siamo intorno al 10 km, la gamba gira bene, il fiato è ok, i battiti intorno a 160, Fabio vorrebbe aumentare, lo freno un po’ dicendogli di non esagerare, gli dico espressamente viaggiamo a 5’18” (e siamo in salita) aspettiamo la fine (cima banche) e poi scenderemo a 4’50 porta pazienza stiamo andando bene siamo sotto di 4 min rispetto a chi è partito davanti (avevo preso il tempo con chi aveva il pettorale azzurro partito in griglia davanti a noi). Abbiamo staccato di poco Pat (senza accorgermene) il quale dopo poco arriva da dietro chiamandoci fenomeni ! Il percorso è uno spettacolo quasi tutto sulla forestale passando da un lato all’altro della vallata che risale verso il valico su ponti di legno d’altri tempi. Al rilevamento TDS verso il km 12 il Pat decide di lasciarci (questa volta è lui il fenomeno), x me è troppo presto, stiamo andando bene, non abbiamo problemi ma forzare a 1/3 di gara l’andatura, sapendo di avere ancora almeno 3 km di salita preferisco risparmiare. Non ho la più pallida idea di come siamo messi rispetto al popolo dei 4500 xò non me ne può fregare di meno, gareggio sorridente, in buona compagnia e con pensieri positivi, molto positivi, mi immagino il traguardo … Per la cronaca comunque passiamo al rilevamento: Pat 2004mo in 1:07:16, io 2017mo e Fabio 2018mo entrambi in 1:07:22 , morale abbiamo recuperato circa 2000 posizioni ..ma anche di più!! In discesa mi lascio andare, le ginocchia soffrono, non mi sono preparato per una corsa in
montagna, il mio massimo dislivello in allenamento è stato il sottopasso di Marabin (12 mt) ma mi diverto e vado ben sotto i 4’50” pronosticati, si viaggia a 4’40” il problema grosso è superare nei ghiaioni, le caviglie e il mio tendine di achille con il suo sperone (preservato dal mitico achille train) rischiano grosso, più volte il mio piede colpisce il malleolo opposto e son dolori. D’ora in poi
decido di sfruttare i rifornimenti, inizialmente solo pezzi di banana,Fabio prende anche acqua e ….una testata sul naso da parte di una che gli si è piantata davanti x bere. Lo perdo per alcuni istanti, poi mi raggiunge tirando giù 4 porchi e non solo … Continuiamo confrontandoci su respiro e battiti, stiamo bene e siamo oramai al 20 km. Incomincia qui la parte più “difficile” continuare a scalare
posizioni cercando di mantenere un tempo decente al km, ci riesco ma i continui saliscendi mi fanno allontanare da Fabio, peccato dovrò trovare il ritmo da solo. Intorno al 23mo km nell’affrontare una ripida salita vedo Pat, è praticamente un bradipo, si muove poco, quasi per nulla, lo passo spalla a spalla convinto che lui vedendomi si attacchi dietro ma non sarà così. Gli ultimi 5 km sembrano non finire più, all’ultimo rifornimento mi fermo a bere dei sali e mangio il solito pezzetto di banana, non posso mollare adesso, ho Fabio davanti e Pat dietro, il cronometro dice che sono proiettato sotto le 2:40, stringo i denti, continuo a sorridere pensando a momenti belli, rilassanti, di felicità. Raggiungo il lago di Dobbiaco e all’improvviso trovo le ns tre compagne che
non mi vedono (xtanto devo annunciarmi) e aspetto mi facciano una foto (che verrà mossa), mi avvertono che Fabio è appena passato. Manca poco all’arrivo, passo vicino alla ferrovia e inizio a correre a 3’40/km un vero e proprio sprint su asfalto superando decine di runner sfiniti, i battiti schizzano a 184 (il mio fuori soglia è 180) ne ho ne ho ancora e taglio il traguardo sorridente
fermando il cronometro (mio) a 2:39:02 (x la giuria 2:40). Fabio è davanti a me non sono riuscito a raggiungerlo, non ci ho creduto … peccato potevamo arrivare insieme ma meglio x lui !! Pat arriverà di lì a 4 minuti incacchiato nero e con me che gli
urlo il mio tempo. E’ demoralizzato, è a terra. Bella gara x tutti e tre comunque, bravo Fabio che ora è pronto ad affrontare una maratona, bravo Pat che da over 50 si confronta con i ragazzi, bravo io che mi sono confrontato ancora una volta con me stesso e nonostante non sia stata una passeggiata non ho mai smesso di sorridere perchè sapevo dentro di me di aver già vinto nel trovarmi li sostenuto moralmente da chi mi vuole bene.
Tempi ufficiali e posizioni:
Fabio 158°  in 2:38:00
Gianni 173°  in 2:40:27
Patrizio 194 * in 2:43:53
Gianni Jhonnie Grigolato GPD SALCUS

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