17 Maggio, 2024

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CASALINGHE DISPERATE? COLPA DELLE ARTICOLAZIONI

CASALINGHE DISPERATE? COLPA DELLE ARTICOLAZIONI

Le “Desperate Housewives”di Wisteria Lane sono davvero le casalinghe più disperate? Una ricerca del Centro Studi “Donne e qualità della vita” attribuisce il primato alle italiane: il 76% delle donne di casa dello Stivale è insoddisfatta. Sole a combattere contro carovita, mancanza di strutture e sanità insufficiente: una fatica mentale che si aggiunge allo sforzo fisico. a cura di Valeria Tagni

CASALINGHE O SUPERDONNE?
Il dispendio quotidiano di calorie di una casalinga è sorprendente: 2.600 in cinque ore e mezzo di faccende domestiche. Un lavoro paragonabile a quello dello sportivo con gli stessi rischi di infiammazione adarticolazioni, muscoli e tendini. Al contrario dell’atleta però la casalinga è inconsapevole dei rischi da iper-attività e spesso trascura i primi sintomi dolorosi, favorendo l’incidenza di problemi cronici e degenerativi.

GOMITO DELLA CASALINGA E GINOCCHIO DELLA LAVANDAIA
Altro che gomito del tennista! La casalinga costringe le braccia a straordinari quotidiani fino ad infiammare i tendini estensori. Il dolore, localizzato nell’osso del gomito, si intensifica portando la spesa o lucidando finché diventa difficile anche girare la chiave. E che dire del ginocchio della lavandaia? Strofinare i pavimenti in ginocchio può infiammare i cuscinetti adiposi tra rotula e pelle, formando una tumefazione dolorosa. Nessuna articolazione è al sicuro: pulire con le braccia alzate sollecita la spalla, svitare la caffettiera usura l’articolazione del pollice e stirare ferme in piedi per ore fa male alla colonna causando nel tempo lombalgia, invecchiamento precoce dei dischi intervertebrali e artrosi.

AIUTIAMO LE ARTICOLAZIONI CON UN BUON TRAINING
Parola d’ordine: cautela! Il personal trainer di una casalinga consiglierebbe di iniziare la giornata con attività fisica leggera per scaldare i muscoli – una passeggiata fino alla scuola o al supermercato, per esempio – per poi proseguire con gli sforzi più sostenuti, avendo l’accortezza di piegare le ginocchia nel sollevare pesi. A fine giornata via libera a stretching e bagni caldi per allentare le tensioni; bandito invece il riposo in poltrona che favorisce la pressione dei dischi vertebrali. Una nota positiva? Il superlavoro sarà pur traumatico per le articolazioni, ma un dispendio superiore alle 500 calorie settimanali è un toccasana per l’apparato cardiovascolare, come attesta la Surgeon General, massima autorità sanitaria negli USA.

 

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