La gara femminile è stata dominata, come previsto, dalla grandissima Silvia Sommaggio. Il percorso prevedeva un doppio giro di 2,5 km circa ciascuno per un totale di 5 km. Già al primo giro la Sommaggio aveva un distacco superiore ai 100 m, il quale è aumentato ulteriormente nel finale.
La vincitrice ha “girato” con un ottimo ritmo di corsa intorno ai 3’25” al km, nulla da fare per Marina Gorra che per questa volta si è dovuta accontentare della seconda piazza. La gara maschile ha visto sin dall’inizio la fuga del veronese Riccardo Ceccato, il quale aveva al primo giro (2,5 km) una decina di secondi abbondanti di vantaggio sugli inseguitori tra cui Samuele Fabbri (guidava il gruppo), Claudio Bagnara, il vigile del fuoco Bedin, Simone Raffagnini , Alberto Felloni e Paolo Breda. Il vantaggio di Ceccato rimane pressochè invariato al termine del secondo giro, restano a ruota del veronese solo il giovane Samuele Fabbri della Salcus di S.M Maddalena, Claudio Bagnara ed il padovano Bedin.I passaggi sia ai 2500 m che ai 5000 m sono stati molto veloci, intorno ai 3’10” al km. A circa 1 km dalla fine gli inseguitori Bagnara e Fabbri raggiungono Ceccato al comando della corsa, la gara si è decisa negli ultimi 300 m quando Bagnara allunga improvvisamente sui rivali e va a vincere di misura rispettivamente su Ceccato e Fabbri. Staccato di circa 15 secondi, Bedin non è riuscito ad agganciarsi al gruppo di testa. Seguono Simone Raffagnini(New Foods Verona) Alberto Felloni(C.U.S Ferrara) .E’ stata una gara dai ritmi molto elevati, raramente in questo periodo si vedono i primi quattro assoluti correre sotto i 3’15” al km.
Ormai consuetudine per me parteciapare (anche…) a questa gara che rientra sicuramente tra le mie preferite. Faccio il mio miglior tempo del tracciato per 2″ anche grazie al solito livello altissimo che “obbliga” ad andare forte anche più di come ti aspetteresti. Tanta partecipazione, organizzazione direi buona con ristoro ben fornito (pure di ghiaccioli…) ma che perde parecchi punti in termini di composizione delle classifiche.
Troppo lunghi i tempi di attesa e se non bastasse pure presenti alcuni errori.
Suggerisco di mettere i nomi sui pettorali per perdere meno tempo nell’abbinare numero a nome o di ritornare come lo scorso anno alla suddivisione immediata all’arrivo delle categorie attraverso pettorali diversi per ogni singola categoria.
Rispetto allo scorso anno nel premio di partecipazione (bottiglia di vino) manca la crostata e questo magari rende il prezzo (5 euro) un po’ fuori mercato per quei podisti che non sono interessati alla gara competitiva, obbligatoria per tutti in quanto non prevista una non competitiva.
Resta comunque un’ottima manifestazione alla quale difficilmente rinuncerò pure in futuro.