28 Marzo, 2024

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STEFANO BALDINI INDECISO: RITIRARSI O NO?

STEFANO BALDINI INDECISO: RITIRARSI O NO?

Stefano Baldini, reduce da due gare internazionali con lo stesso piazzamento (il decimo), non ha ancora baldini-io-ale-marcodeciso le sue sorti agonistiche, combattuto tra il voler tentare un’altra stagione di un certo livello o ufficializzare il proprio ritiro.

 

“E’ vero – dice Stefano che appare comunque molto sereno – va un po’ a giornate. In certi periodi mi pare di star bene e mi viene voglia di continuare, in altri sono più perplesso. Adesso mi sto allenando su distanze brevi, vorrei correre bene in Giappone il 23 novembre e in Australia il 29. Poi mi metto a tavolino con Gigliotti (il suo allenatore, n.d.r.) e decidiamo il da farsi”.

 

 

– Due appuntamenti strani, i tuoi, uno pure in odore di azzurro…
“Sì, corro una maratona in staffetta con Caliandro, Floriani e tre ragazze; rappresentiamo l’Italia, ma ufficialmente non varrà come maglia azzurra. Si tratta della Ekiden di Chiba, una gara di buon livello e particolare nel suo svolgimento. Io e Caliandro corriamo dieci chilometri, Floriani cinque, così come due ragazze; la Sicari, chiuderà la maratona correndo i km 7,195. Poi in Australia avrò avversari fortissimi, fra tutti il keniano Wanjiru. Dal Giappone all’Australia il passo è breve, dovrò assorbire solo metà del fuso orario. Vorrei fare bella figura, non si sa mai che sia l’ultima gara…”
– Ma è vero che chiudete il negozio di articoli sportivi di Sant’Ilario?
“No, cioè sì, ma per riaprirne uno più grande a Parma, in via Montanara: l’inaugurazione c’è proprio domani pomeriggio ed io sarò là circa dalle 17. Sant’Ilario è scomodo, sia per Reggio, sia per Parma, in città credo ci troveremo meglio”.
– E a fine mese accompagni i podisti reggiani alla Maratona di New York…
“Sì, farò un po’ da chioccia per i tanti che non hanno mai corso una maratona e correrò anche con loro a Central Park. Risponderò alle loro domande su allenamenti, abbigliamento, alimentazione, spero di risolvere i loro dubbi e le loro paure”.
– Di palo in frasca. Un giovanotto della tua società, Damiamo Guerrieri, ha vinto il titolo italiano cadetti sui 2000 in 5’44”81. Come mai il record provinciale non era tuo?
“Damiano è molto forte, sembra un mezzofondista nato, non so se veloce o prolungato. Io comunque da cadetto correvo i 1200, e poi ho iniziato a correre forte da allievo. Il record era di Mauro Rurini, lui da giovane era veramente fortissimo”.
– Una Corradini Rubiera che non è solo Baldini…
“No, il vivaio inizia a dare i suoi frutti – chiude Stefano – a partire proprio da Guerrieri ma anche dalla marciatrice Francesca Cocchi. E poi mio nipote Eros e tanti altri: l’importante  è che facciano un bel gruppo, siano legati e ci tengano ad andare avanti assieme. Si devono divertire, per il futuro agonistico c’è tempo”.(Claudio Lavaggi

 

 

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