Da molti anni a Davos, Svizzera, si corre una classica europea su di un percorso di 78 chilometri che la classifica fra le corse trail, a causa dei numerosi tratti di montagna fuori strada. E’ una corsa molto ben partecipata, sia come numero (oltre 1000 arrivati) che come qualità. Nell’albo d’oro di questa manifestazione troviamo infatti i più bei nomi del gran fondo europeo, e spesso mondiale. Fra i nostri, in passato, citiamo alla rinfusa Mario Fattore, Giorgio Calcaterra e Monica Casiraghi, tanto per chiarire il concetto.
Ed infatti anche quest’anno il vincitore è un atleta di tutto rispetto, perchè si tratta dello svedese Jonas Buud, un personaggio di primo piano anche nelle distanze classiche.
Alle sue spalle sono arrivati il francese Thomas Lorblanchet, campione mondiale IAU in carica, lo svizzero Jean-Yves Rey ed il sud-africano Johan Oosthuizen, che più volte si è fatto onore nelle Comrades.
Solo ottavo è arrivato lo specialista
ungherese Csaba Nemeth, ed ancor più indietro troviamo un deludente Giorgio Calcaterra, arrivato 13^, un posto avanti a Mohamed Ahansal, il marocchino più volte vincitore della Marathon des Sables. Giorgio ha impiegato circa un’ora più di Buud. Ancora più indietro troviamo Mario Fattore, che in passato questa corsa l’ha anche vinta.
In campo femminile successo per la specialista svizzera Jasmin Nunige, davanti a Maja Meneghin e Corinne Zeller. L’unica italiana di rilievo, Cristina Zantedeschi, è arrivata 17^, staccata di due ore rispetto alla vincitrice.