26 Aprile, 2024

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LAHBI E MAZZER, L’ABBRACCIO PIU’ BELLO DEL MEETING

LAHBI E MAZZER, L’ABBRACCIO PIU’ BELLO DEL MEETING

Il loro abbraccio è stato una delle immagini più belle del Meeting Città di Padova di atletica leggera. Jacopo Lahbi e Beatrice Mazzer ricorderanno a lungo la XXIV edizione della manifestazione, perché mai prima d’ora avevano potuto gareggiare davanti a un pubblico così numeroso e assieme a tanti campioni. Dal canto loro hanno fatto di tutto per meritarsi quel palcoscenico, vincendo le due gare del Campus Nike, il Gran Premio Fiamme Gialle (maschile) e il Gran Premio Assindustria (femminile), lì dove si sfidavano i migliori mezzofondisti under 18 del paese, impegnati sui 1.000 metri in due atleti per regione. Alla fine c’è stato un doppio successo del Veneto, della loro società, l’Atletica Mogliano, e del loro allenatore, Faouzi Lahbi, padre di Jacopo e tecnico di entrambi. Subito dopo la vittoria di Jacopo, Beatrice, che aveva già gareggiato, gli è corsa incontro abbracciandolo spontanea e contenta, segno di come l’atletica sappia andare oltre ai freddi risultati del cronometro per creare rapporti

speciali.«Tutti e due sono usciti dal vivaio dell’Atletica Mogliano, società per cui continuano ad allenarsi – racconta Faouzi Lahbi, che prima di essere tecnico è stato un atleta dal grande curriculum, gareggiando alle Olimpiadi di Los Angeles e Seul e firmando il primato degli 800 metri del Marocco prima dell’avventi di Aouita – Hanno cominciato a venire in pista da quando avevano 12 anni, ma Beatrice è emersa prima, tanto da vincere anche il Criterium Cadetti e guadagnarsi la partecipazione ai Mondiali di Bressanone, a cui ha partecipato l’anno scorso. Jacopo è stato più lento nella sua progressione ma ha gettato le basi per arrivare a ottimi livelli nel 2010, facendo il suo esordio in nazionale a luglio, in un triangolare con Francia e Slovenia. Che ragazzi sono? Beatrice è solare e piena di vita. Una ragazza positiva, che ha una voglia di far bene trascinante, ed è anche molto competitiva. Jacopo è un ragazzo equilibrato, che sa cosa vuole fare e ha la pazienza necessaria a ottenerlo. In pista si allena con passione, come è giusto che sia».Beatrice è di Mestre ed è accompagnata al campo di allenamento di Mogliano quasi tutti i giorni dai genitori. Tra poco inizierà il quarto anno al liceo linguistico. Jacopo frequenterà invece il quarto anno allo scientifico, ed è ovviamente stato seguito passo passo dal papà. Ma chi crede che Faouzi abbia spinto per fargli fare atletica si sbaglia. «No, non c’è stata mai alcuna pressione da parte mia. La voglia di dedicarsi all’atletica gli è venuta col tempo. E’ stato lui a chiedermi di poter vedere le videocassette di quando correvo» continua il padre.

L’abbraccio di Jacopo e Beatrice sul traguardo dei 1.000 ha mostrato a tutti quanto sia intenso il loro legame. «Abbiamo saputo della gara allo Stadio Euganeo circa un mese e mezzo prima e abbiamo subito deciso di preparala bene – conclude Faouzi Lahbi – perché si trattava di un’occasione di grande prestigio, per di più in Veneto, vicino a casa nostra. I ragazzi erano molto contenti di aver realizzato questa doppietta e il loro abbraccio è stato un gesto del tutto naturale, perché a Mogliano abbiamo un gruppo molto unito, sia in campo che fuori. E i risultati alla fine si vedono».

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