19 Aprile, 2024

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Scarpe da uomo o da donna?

Scarpe da uomo o da donna?

Che dire….C’è una bella differenza tra la biomeccanica di appoggio del piede della donna e quello dell’uomo. Dall’arco plantare più alto, al peso ridotto, alle dita più lunghe, lei vuole la sua scarpa  Di Andrea Molina

L’ARCO PLANTARE PIÙ PRONUNCIATO

Bisogna fare subito una premessa: l’anatomia femminile è caratterizzata dal fatto che il corpo della donna è “costruito” per essere in grado, all’occorrenza, di portare avanti una gravidanza e di partorire.

Quindi la principale differenza anatomica riguarda il bacino che è più largo rispetto a quello dell’uomo. La conseguenza di questa diversa architettura del bacino e delle anche è che si hanno delle linee di forza differenti che agiscono su gli arti inferiori e sul piede. Rispetto al piede maschile, quindi, quello femminile presenta solitamente un arco plantare più alto. Per questo motivo i modelli per la donna hanno una tomaia con più supporto a livello dell’arco plantare, vale a dire la parte interna della scarpa. Alcune aziende hanno studiato modelli che hanno integrato in questa zona la tomaia con l’intersuola

LE DITA PIÙ LUNGHE

Le ossa delle dita del piede femminile sono più lunghe e più fl essibili rispetto a quelle degli uomini. Per questo motivo le donne soffrono più frequentemente di patologie come l’alluce valgo. Per evitare i fastidiosi strofi namenti tra la tomaia e quella che viene volgarmente chiamata “cipolla del piede”, i disegnatori hanno studiato un profi lo asimmetrico della tomaia tra la parte esterna e interna del piede. Alcune aziende hanno adottato particolari inserti elastici a livello della tomaia all’altezza del primo e del quinto metatarso al fi ne di as secondare meglio il profi lo del piede in questa zona molto delicata per le donne.

L’AVAMPIEDE PIÙ FLESSIBILE

L’avampiede delle donne è molto più elastico e più mobile rispetto a quello degli uomini. Basti pensare con quanta facilità le ballerine riescono a stare sulle punte. Quindi le scarpe studiate per la corsa al femminile devono assecondare questo aspetto con linee di fl essione più numerose e più marcate rispetto a quelle degli uomini. Di conseguenza anche il posizionamento degli inserti in gomma a livello dell’avampiede deve tenere conto di questo aspetto in modo da proteggere le zone esposte a maggior consumo.

IL PROFILO DEL TALLONE

Le altre ossa del piede sono invece più piccole e leggere di quello ma schile e questo porta a una differente costituzione del tallone e, di conseguenza, dell’appoggio del piede a terra. Le donne hanno la tendenza ad avere l’appoggio del tallone in fase di atterraggio più centrale rispetto agli uomini, che invece normalmente appoggiano il calcagno in maniera più marcatamente laterale. Ecco quindi che le aziende si sono adeguate inserendo nei modelli specifi ci da donna dei sistemi ammortizzanti in posizione più centrale rispetto a quelli da uomo.

PESO DIVERSO

Un’altra differenza sostanziale riguarda il peso. Le donne in genere sono più leggere degli uomini: per questo i valori di densità dell’intersuola o di pressione devono essere diversi per mantenere costante il rapporto tra reattività e ammortizzazione. Anche la soletta interna deve essere dimensionata in base al peso specifi co della donna.

LE MISURE ANTROPOMETRICHE

Proprio per questa differente funzionalità, il piede femminile presenta dei diversi rapporti antropometrici. Ad esempio la lunghezza del collare è più ridotta, perché solitamente le donne hanno una caviglia più snella rispetto agli uomini. Infine, i modelli da donna sono costruiti sulla base di uno stampo modellato sulle specifi che misure antropometriche del piede femminile. In questo modo vengono migliorati di molto il comfort del piede e la calzata.

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