Un centinaio di persone, tra atleti, studenti e allenatori, hanno partecipato oggi, 20 novembre, al simposio “Allenamento: Carico
Funzionale e Sovraccarico Patologico” organizzato dal Triathlon Team Cordenons nella cittadina friulana vicino a Pordenone. Si tratta dell’undicesimo convegno di approfondimento in dodici anni di attività.“L’atleta – hanno spiegato Antonio Iossa e Paolo Tedeschi, presidente e vicepresidente del Triathlon Team Cordenons – è il punto focale dell’allenamento: attorno a lui ruota tutta la preparazione, ma non bisogna sovraccaricare la “macchina” fisiologica. In ogni caso in Italia si fa poco sport. Gli stadi di calcio sono pieni, ma tra gli spettatori quanti giocano a calcio, anche solo a livello amatoriale?”.Il simposio è stato patrocinato dalla
Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Provincia di Pordenone, dai Comuni di Cordenons e Pordenone, dalla Federazione italiana Triathlon (Fitri) e dalla Scuola dello sport del Coni. È inoltre promosso e riconosciuto dal Coni provinciale di Pordenone e supportato dall’Assessorato regionale alla cultura, sport, relazioni internazionali e comunitarie e dal suo assessore Elio De Anna. Il simposio è stato riconosciuto anche come momento formativo per i tecnici di Triathlon dalla Fitri stessa.
Hanno portato il proprio saluto il sindaco di Cordenons Carlo Mucignat, l’assessore comunale allo sport di Cordenons Stefano Mazzacani, l’assessore provinciale Giuseppe Verdichizzi, il presidente del Coni provinciale di Pordenone Lorenzo Cella,.
Paolo Tedeschi, uno degli inventori del fitness in Italia, ha delineato il quadro attuale dello sport italiano: “Ora in Italia fanno sport tanti ragazzini e amatori, molti dei quali over 50: sono loro da seguire con attenzione nelle tipologie di allenamento, dove fare troppo porta a un sovraccarico patologico per l’organismo”.
Standing ovation per il professor Pietro Enrico di Prampero dell’Università di Udine, la cui equipe ha testato la condizioni degli atleti nell’ultima edizione di Magraid. Il professore ha raccontato quanto studiato nei suoi 50 anni di carriera nella corsa, nuoto e ciclismo, citando anche le esperienze con Francesco Moser durante i tentativi di record dell’ora.
Dario Gattinoni, altro padre del fitness italiano, ha ragionato sull’aspetto mentale della performance sportiva: “Trasformare i sogni in obiettivi e porre obiettivi ragionati, anche nell’allenamento”.
Il dottor Mauro Cardinale è sceso nel dettaglio degli aspetti chirurgici della materia, citando anche i recenti infortuni nel mondo del calcio: “La squadra che sta bene vince, la squadra che vince sta bene e chi s’infortuna in questa squadra guarisce prima”
Infine la testimonianza di Andrea Accorsi, ultramaratoneta bolognese che perse la memoria in seguito a un’aneurisma nel 2001 e che proprio grazie alla corsa ha riannodato i fili della sua vita.
Per saperne di più, visita il rinnovato sito internet www.triathlonteam.it.
