07 Maggio, 2024

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Haoul 6° al 33° Giro della Torre

Haoul 6° al 33° Giro della Torre

S. MAURO PASCOLI. I marocchini hanno trovato territorio di caccia fertile al 33° “Giro della Torre”. Stamattina nel paese natìo del grande poeta romagnolo si sono ritrovati in 1.400 e in 297 (nuovo record) hanno dato vita ad un circuito scoppiettante di 10 km. Come detto gli africani hanno fatto pentole e coperchi, anche se vi sono alcune ombre sul reale tesseramento di alcuni, e agevolati dal cielo grigio e temperatura fresca hanno spinto fin da subito sull’acceleratore. Scappano infatti in 6 di loro, ma solo la metà si gioca il tv dopo il primo giro (3.500 metri circa), che va nelle mani di Jouaher col tempo di 9’53”, a scapito di Zitouni e Lyazali, poi i 3 battistrada si ricongiungono e vengono agganciati da una vecchia conoscenza, Laqouahi. Gli altri sono a debita distanza e fra i romagnoli Luca Benini naviga onorevolmente in settima posizione. Il poker di marocchini viaggia spedito al ritmo dettato da Laqouahi e alla seconda tornata

 (19’58”) s’intuisce che può crollare il record del loro connazionale Annani, 29’59”, ma subentra la tattica per cercare il trionfo e perdono preziosi secondi. Nemmeno un mezzo chilometro di volata glieli restituisce, così quando Jouaher taglia il traguardo un inclemente display segna 10’01”, ma Zitouni staccato di 6”, Laqouahi di 9” e Lyazali di 26”, rendono questa edizione la più veloce di sempre. Dal ’98 tutti successi marocchini tranne 6 italiani, e l’egemonia è confermata dal quinto posto di Benhamdane (a 62”), seguito da Haoul Abdderazak della Salcus  (a 1’44”), e finalmente da Benini (a 2’15”), poi ancora Hammar (a 2’20”), El Hachlimi (a 2’29”) ed il giovane Facchinetti, che in 33’18” chiude la top ten. Nelle 3 categorie master si sono imposti Castagnoli (34’18”), Vincenzi (35’01”) e Viroli (36’56”). La prova femminile, monopolizzata dalla marocchina Laaraichi, ha dato eguale esito, perché concludendo in 35’22”, ha colpito il palo per soli 3”, dal record della Giordano. E dire che le protagoniste erano di livello eccelso: argento all’azzurra di corsa in montagna Roberti (a 1’44”), bronzo alla giovane triathleta romagnola Peron (a 2’33”), appena passata nei ranghi delle Fiamme Oro, davanti alla provvisoria leader della World Cup di duathlon, l’inglese Parsons (a 3’18”), la quale insieme a Fausta Borghini (a 3’21”) ed a Canarecci (43’54”) hanno primeggiato nelle categorie.

Dal sito Corriromagna.it

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