25 Aprile, 2024

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Ho seguito le regole: non lo faccio più !!

Ho seguito le regole: non lo faccio più !!

“Terrorista”: così mi definì ad inizio 2011 un Dirigente bolognese quando feci conoscere la nuova Legge sull’Assicurazione Obbligatoria, forse non divulgata da chi temeva di perdere tessere; quel “terrorista” mi è echeggiato in testa per tanto tempo, ancora più forte quando ho saputo che quel Dirigente ha poi stipulato l’Assicurazione per mettersi in “regola”.Ecco la parolina magica: “REGOLA”.Anni fa divulgai la Legge sulle ludico-motorie, anche questa tenuta da mesi ben nascosta in certi cassetti forse per il solito rischio emorragia tessere; mi si accusò perfino di voler “destabilizzare” l’ambiente ma adesso tutti applicano quella norma.In questi 35 anni di attività mi sono sempre battuto per il rispetto di Regole e Leggi, aggiornandomi per provare ad aiutare gli Atleti e ancora più quelli che nel nostro ambiente sono di certo i meno tutelati e i più esposti a rischi: gli Organizzatori,.E’ però anche evidente come un numero sempre maggiore di loro, di fronte alle Regole, sceglie se non di ignorarle di applicarle a proprio uso e consumo, rivisitandole e adattandole alla propria iniziativa; ho spesso la sensazione che molti si chiedano perché non possono fare quello che vogliono, o perché debbono sottostare a quello che dicono Fidal o EPS.Da tanti mesi (direi anni) assistiamo così a due realtà; premetto che accetterò sempre la libertà di pensarla come si vuole e di coprirsi da eventuali rischi nella forma che più si ritiene opportuna o che più convince e tranquillizza, ma quando si organizzano competitive

 ritengo ci siano comunque certi crismi e alcune regole di base da seguire.Da una parte vediamo quindi sempre più manifestazioni senza approvazione Federale o di un Ente di Promozione, con bei premi in palio, o Camminate con premi ai primi arrivati e tante altre amenità del genere, tutte le domeniche e dovunque.Dall’altra parte c’è invece chi spende centinaia di Euro per essere, o provare ad essere, in regola al 100%.Capita anche che i 2 tipi di gare siano lo stesso giorno; i primi pubblicizzano tranquillamente la loro gara, anche su internet, ed hanno fior fiore di Atleti al via, cosa che mi fa anche piacere perché condivido che gli Atleti vogliano soprattutto divertirsi.Il bello è che tanti gridano che non si fa così, che alla gara “X” non ci si deve andare, che non ci si può iscrivere come EPS (poi sono i primi a farlo), si arriva perfino a minacciare squalifiche, ma poi .….. nulla, lo zero assoluto, anzi chi prima imprecava chiude non uno ma tutte e due gli occhi, magari perché ha visto i propri Atleti portare via prosciutti o salami. Questo nella completa assenza Federale o di EPS, forse impossibilitati ad intervenire in assenza di reclami ?E chi li dovrebbero fare i reclami, gli Atleti che vincono i premi ? I loro Dirigenti ? ………..… ?Quelli che provano ad essere in regola invece rischiano la graticola per un cavillo non applicato o applicato non al meglio.Vedi il caso di un Dirigente che, dopo tanto imprecare a destra e manca, decide di sporgere reclamo e per assurdo lo fa in una gara che lo vede come co-organizzatore, avverso 2 Atlete per la loro errata iscrizione e anche se questo non aveva nessuna ricaduta sui risultati della propria Squadra; una vicenda di per sé comica (in pratica ha reclamato contro se stesso) comunque significativa perché, me ne assumo la piena responsabilità, come Organizzazione avevamo cercato di applicare alla lettera indicazioni e “regole” Federali, in buona fede ma forse in modo non perfetto al 100%.Le precisazioni con la Presidenza Fidal hanno fatto più chiarezza sul caso in questione, aprendo però altri fronti di discussione sull’interpretazione della Convenzione Fidal/EPS, come da me già denunciato anni fa per il confine troppo labile e lasciato troppo alla discrezionalità tra il fattibile e il non fattibile.Non ha poi certo aiutato la UISP Bologna che, contattata per un parere visto che erano coinvolte 2 sue tesserate, ha risposto testuale che “ritiene di non dare nessun parere in merito alla richiesta”. No comment !!Ho portato come esempio solo alcuni episodi ma chi vive l’ambiente sà che tante gare ne hanno almeno uno e, quando mi è stato chiesto, ho cercato di dare informazioni su Regole e Leggi in vigore e la loro applicazione.Perché nel nostro ambiente ci si vorrebbe trovare in compagnia per ridere, scherzare, gioire per un bel risultato, piuttosto che per una bella gara in un bel posto con bei premi, ma ritengo dovremmo sempre ricordarci che le manifestazioni sportive e agonistiche sono regolamentate da Leggi dello Stato, che poi demanda a Federazioni o Enti di Promozione.Non è una novità che in casi limite potrebbe addirittura intervenire la Magistratura e per chi, come me, è stato ore davanti ad un Atleta a terra, con un lenzuolo bianco sul corpo, in attesa del Magistrato di turno, sa quanto tutto ciò sia vero, paradossale in un ambiente dove si vorrebbe passare una giornata in spensieratezza, ma è così, senza se e senza ma.Ho sempre portato il mio contributo, non cercando un grazie ma perché lo ritenevo giusto, per il bene ultimo di Atleti ed Organizzatori; però non immaginavo di ricevere tante offese ed insulti come mi è capitato e dopo 35 anni di onesto e disinteressato impegno al servizio di tutti, penso sia giusto farmi da parte e lasciare spazio ad altri.Chiedo scusa se in questi anni ho ecceduto in numero, e tono, degli scritti comunque sempre in buona fede, e da oggi non “terrorizzerò” più nessuno con Leggi, Norme, Codici, Regole e interpretazioni; ognuno potrà informarsi, aggiornarsi, interpretare ed applicare quanto qualcuno ha già deciso e scritto, se lo vorrà fare.Sarò sempre a disposizione di chi riterrà che il mio contributo possa essere utile nell’organizzazione di eventi, sperando che nel frattempo si possa finalmente indicare la strada maestra che tutti, ma proprio tutti, dovranno seguire, così che gli Atleti possano correre senza dover ogni volta interpretare Regolamenti e Convenzioni varie e gli Organizzatori possano allestire manifestazioni senza Codice Civile o Penale in mano.

Claudio Bernagozzi

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