20 Aprile, 2024

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Rudy ci racconta la Centopassi

Rudy ci racconta la Centopassi

Siamo in quel di Cento (FE) a correre, ma soprattutto per onorare il ricordo di un valente atleta del passato recente non più quì con noi purtroppo, che tutti ricorderanno sia per i risultati di assoluto rilievo da lui conseguiti, ma anche per il modo col quale affrontava ogni gara cui prendeva parte. Dava quasi sempre il 110% della sua condizione atletica, e per gli avversari erano dolori sin da subito! L’atleta in questione è Gianni Gilli. Purtroppo mi sono presentato al via non in perfette condizioni, essendo influenzato dal venerdì precedente la gara. Ma ci tengo a far bene (diciamolo, a vincere!) e quindi nessun errore è permesso, ma credo che anche il cast dei favoriti non ha intenzione di perdonare alcuna disabilità. I nomi da tenere d’occhio sono certamente il marocchino Choukri, il giovane comacchiese Mantovani (finalmente sulla buona strada per tornare ai livelli che gli si addicono), il modenese Manfredini (1h10′ di personale nella 1/2 maratona) e il sottoscritto Magagnoli. In avvio prendo la testa per cercare di impostare un ritmo a mè più consono viste le premesse, ma il 1°km lo copro in un deludente 3’26” (le gambe non girano e di conseguenza fatico molto+del previsto!), seguito da un altro 3’26” al 2°km. Ed è quì che il marocchino prende prepotentemente le redini della corsa dando un violento scossone al gruppo, infatti percorre il 3°km in 3’01” con Magagnoli che orgogliosamente cerca di non perdere già contatto con la testa della corsa, ma la giornata non consente atti di eroismo e poche centinaia di metri dopo deve cedere il passo e farsi riassorbire dal duo Mantovani-Manfredini, mentre il resto del gruppo è già piuttosto attardato. Passato

 il 5°km, all’altezza di un bivio, accade qualcosa che cambia la fisionomia della gara (non certo il 1° posto che è già saldamente nelle mani del marocchino). In prossimità di un ponte che attraversa l’argine, il trio che lotta per il podio si disunisce. Mantovani e Manfredini scendono imboccando la strada giusta, mentre Magagnoli (un po’ in “debito”..) tira dritto nonostante i due gli avessero urlato l’errore. Dopo 50mt si rende conto dello sbaglio e si gira riprendendo il percorso a norma, dopo aver perduto però circa 30″ dalla coppia. Ma non è finita…dopo un breve tratto erboso sotto il ponte, si deve risalire l’argine e scendere lungo il ponte asfaltato (segnalazioni veramente ridotte all’osso). Magagnoli stavolta non sbaglia, ma una volta in cima (non vedendo più chi lo precede) volge lo sguardo e nota che i 2 stanno continuando lungo l’argine in una direzione totalmente errata! A questo punto si ferma ed urla cercando di richiamare la loro attenzione, ci riesce e riparte, ma ad occhio la coppia ha perso 40/50″. Distacco che diventa incolmabile, con le posizioni ormai delineate. Mentre Magagnoli corre ad un ritmo pressochè costante (3’23”-3’35”-3’27”-3’30”-3’23”-3’24”-3’22”-3’19” i parziali dal 4°km all’arrivo) che gli permette di mantenere la seconda piazza senza spendere più del dovuto, tra i due che seguono si accende la lotta per il podio che si conclude a favore del più esperto Manfredini per una manciata di secondi. Piuttosto toccante la premiazione effettuata dalla sorella di Gianni con la presenza dei genitori Silvio, Alfa, e il cognato Michele. Voti gara:

pubblico     8.5

scorrevolezza    5.5

organizzazione    6

Scritto da Rudy Magagnoli

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