26 Aprile, 2024

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Domenica nasce la nuova Fidal

Domenica nasce la nuova Fidal

Scritto da Diego Cacchiarelli: Domenica 2 dicembre allo ore 10 o 11 in seconda convocazione, inizierà l’atto finale di questa lunga e strana campagna elettorale che vedrà i candidati Alfio Giomi e Alberto Morini contendersi la carica di nuovo Presidente federale per il quadriennio prossimo. Andiamo a scoprire come funziona il voto assembleare.  Prima di entrare nel vivo della macchina elettorale, un velocissimo riepilogo di come si è arrivati alle due candidature

 di Morini e Giomi.

I candidati Presidente. Strade e tempi diversissimi per i due candidati. Giomi si candida a Marzo 2010 data lontanissima dal voto di fine 2012 e, a detta di molti, una corsa troppo lunga che avrebbe sicuramente sfiancato l’uomo e il progetto. Morini, vice presidente vicario in carica e attuale facente funzioni di Presidente si candida a fine Ottobre 2012 ovvero quasi a ridosso della scadenza delle candidature dopo il forfait, per motivi di salute, del Presidente in carica Franco Arese. Alberto Morini e Alfio Giomi, per potersi candidare, hanno dovuto raccogliere firme di presidenti di società fino al raggiungimento del 10% dei voti del totale. Hanno dovuto raccogliere cioè un po’ più di 10.000 voti da parte delle società. Questa era la condizione essenziale per la validità della candidatura.

I candidati al consiglio federale. Il nostro statuto prevede tre tipologie di consiglieri: i dirigenti, gli atleti e i tecnici. Per i primi vige la stessa modalità di candidatura dei presidenti (raccolta firme) mentre per i tecnici e gli atleti, è sufficiente…candidarsi ed essere ovviamente tecnici o atleti.

Va evidenziato che i candidati, a livello formale, non rappresentano né sostengono un candidato Presidente o l’altro. Nella sostanza la cosa continua ad essere così per i candidati tecnici e ancor di più per gli atleti mentre per i candidati in quota dirigenti, data la modalità di candidatura (raccolta firme, spesso fatta contestualmente a quella di un candidato presidente), ogni nome di candidato è facilmente collocabile in capo ad un candidato Presidente o all’altro.

IL MECCANISMO DI VOTAZIONE
Il voto al Presidente.
Troveremo in assemblea 124 delegati in quota dirigenti, 63 delegati in quota atleti e 35 delegati in quota tecnici. Tutti votano per eleggere il Presidente ma con pesi diversi. I delegati in quota tecnici ed atleti hanno il peso di 1 voto per ogni delegato mentre i delegati in quota dirigenti hanno un peso di circa 750 voti per dirigente (le “pezzature” sono da 750 ma ci sono alcuni delegati con più voti ed altri con meno di 750 a seconda dei resti). E’ lampante la differenza di peso ma la ratio della norma fornisce il senso: è un’elezione politica per cui il presidente deve essere l’espressione di quella parte. Ai tecnici e agli atleti viene data una rappresentanza quasi solo simbolica che però, come vedremo tra poco, assumerà connotati diversi in sede di voti ai consiglieri.
A questo punto va evidenziato un aspetto: questa è un’assemblea di secondo grado ovvero i 124+35+63 delegati sono i grandi elettori, persone cioè che hanno ricevuto il mandato dalla base per votare questo o quel candidato Presidente. In questo senso fare previsioni su chi vincerà è abbastanza facile visto che i delegati, proprio per il mandato ricevuto dalle società di base non dovrebbero modificare il voto che è stato chiesto loro di esprimere. E’ chiaro che l’obbligo è solo morale per cui, piccoli spostamenti di voti potrebbero verificarsi.

Il voto ai candidati in quota dirigenti. Questi candidati consiglieri vengono votati dai 124 delegati in quota dirigenti. In questo senso è largamente prevedibile che, a meno di clamorosi “voti disgiunti”, il Presidente eletto veda eletta anche la sua squadra. Va anche detto che i voti che i delegati possono esprimere nella loro scheda sono 7 (massimo 7), che corrisponde anche al numero dei consiglieri federali in quota dirigenti che siederanno poi in Consiglio.

Il voto ai candidati in quota atleti. Qui il peso del voto degli atleti ha la giusta dimensione: un delegato pesa un voto e vincono i due candidati più votati. Due le preferenze massime da indicare.

Il voto ai candidati in quota tecnici. Il meccanismo è identico a quello degli atleti con l’unica differenza che in questo caso si potrà esprimere un’unica preferenza visto che poi un unico consigliere in quota tecnici siederà in Consiglio.

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