02 Maggio, 2024

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Le parole di Andrea Lalli dopo la vittoria del Campionato Europeo di Corsa Campestre

Le parole di Andrea Lalli dopo la vittoria del Campionato Europeo di Corsa Campestre

Queste le dichiarazioni fatte da Andrea Lalli a Marco Sicari (addetto stampa della Federazione Italiana di Atletica Leggera) dopo la vittoria dei Campionati Europei di Cross Country: “Io sono venuto a Budapest per vincere quindi perché essere stupiti? La verità è che quando sto bene, quando non ci sono di mezzo infortuni o altri problemi, io so che non ce n’è per nessuno.Almeno in Europa. No, non volevo partire in testa fin dal via, ma poi, dopo pochissimi chilometri, ho visto che a quel ritmo chi mi stava dietro sembrava soffrire particolarmente, mentre io mi sentivo bene. E allora, ho messo giù la testa, e sono partito. La tranquillità è stata decisiva. Sono stato un mese a Iten, in Kenya, al camp di Gianni Demadonna, per preparare l’Europeo. E giorno dopo giorno, ero sempre più convinto che sarei stato in grado di vincere. Sereno, sicuro. Il Kenya è la mia seconda casa, ormai, ci vado regolarmente da due anni. Laggiù c’è tutto quello che mi serve: compagni d’allenamento super, spesso perfetti sconosciuti da poco più di un’ora nella mezza maratona, condizioni ideali e anche tanti amici. Sì, non è solo questione di atletica leggera. Là sto bene”. La vita può essere dura in Kenya: “Dura per come la intendiamo noi. Ma per uno come me, che viene da un paese di montagna del Molise, i rapporti umani possono contare più di altre cose, quelle che chiamiamo comodità: passare una sera a parlare con un paio di amici, vale molto più che guardare un programma alla televisione. Almeno per me. Ripartirò presto, già nei primissimi

 giorni di gennaio, devo ricominciare il lavoro per il debutto in maratona. Adesso farò un paio di campestri in giro per l’Europa, e la We Run Rome del 31 dicembre, nella capitale. L’esordio sui 42 chilometri, invece, sarà a Roma, in mezzo farò un ritorno per la Coppa dei Campioni di cross, con le mie Fiamme Gialle, e poi di nuovo Africa, spero fino a pochi giorni prima.” La maratona come scelta, anche senza estremizzare: “D’accordo con il mio allenatore, Luciano Di Pardo, voglio solo cominciare, fare una esperienza importante. Poi tornerò anche a fare qualcosa in pista per l’estate, anche se è chiaro che il mio futuro è sulla strada”.

dal sito www.fiammegialle.org

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