05 Maggio, 2024

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100 km del Passatore…

100 km del Passatore…

Quella che con felice intuizione – era il 28 maggio 1978 – Franco Chiavegatti, inviato del “Corriere della Sera”, battezzò come “Olimpiade della follia” nel suo reportage sul maggiore quotidiano italiano, nacque in una fredda mattina di gennaio del 1973.
Sì, la “100 Chilometri del Passatore Firenze-Romagna (Faenza)”, come allora si chiamava, nacque quale idea un po’ pazzerella in quella sede, ma fu messa a tacere, forse per “paura di trovare dei pazzi che avrebbero accolto l’invito”, piuttosto che per le difficoltà oragnizzative, finchè…
Finchè una mattina di gennaio del ’73, una di quelle mattine fredde dove le idee ben conservate vengono fuori all’improvviso, stimolate ad esempio da un

espresso caldo e fumante preso nel caffè di Egidio, inaspettatamente tornò fuori l’idea della “prima maximarcia su una distanza di 100 Km”. Furono propiro quel geniale vulcano di idee che era Alteo Dolcini, forlimpopolese di nascita e segretario generale del Comune di Faenza, scomparso il 2 settembre del 1999, e quel formidabile organizzatore che era Francesco Checco Calderoni, faentino doc, assicuratore e presidente della sezione manfreda dell’U.O.E.I., Unione Operaia Escursionisti Italiani, scomparso il 25 marzo 2001, in compagnia di Renato Cavina, giornalista di “Stadio” e della “Gazzetta dello Sport”, uno che di sport e di grandi imprese se ne intende e che è stato il decano manfredo della categoria fino alla sua scomparsa il 2 marzo 2010, e di Carlo Raggi, giornalista del “Resto del Carlino”, a farla uscire di nuovo e a dargli corpo, mentre attraversavano corso Mazzini: “Sì, facciamola – disse il quartetto – creiamo questa faccenda, vedremo come va a finire…”. Tale decisione era stata preceduta da una specie di …meditazione. Quel quartetto si era trovato infatti qualche giorno prima. Dolcini aveva caricato gli altri tre nella sua auto, percorso via delle Vigne, quindi raggiunto la Cà de Bè, a Bertinoro, dove li aspettavano piadina, prosciutto e sangiovese. Lì, a tavola, si buttò il seme.
Pochi anni dopo, quattro per l’esattezza, dunque il ’77, venne fuori anche l’idea di lasciare una traccia, una memoria scritta di quella impresa, per cui, come afferma proprio Dolcini nel primo libro della “Cento”: “Dovremmo dire, fra 10 o 1.000 anni: ‘Permette, noi siamo…’ quando ricorderemo a tutti – imprecanti od osannati – che abbiamo offerto loro la possibilità di dire ‘IO C’ERO…’.” Già, ed è andata a finire che la 100Km del Passatore è arrivata ad oggi dopo esser stata piu’ volte Campionato Europeo Assoluto e a Squadre e Campionato mondiale alla 41^ edizione.
(Tratto dal sito ufficiale della 100 km del Passatore. www.100kmdelpassatore.it)

E’ così che nasce una delle manifestazioni a livello sportivo tra le più affascinanti del nostro Paese…
Essere al via del Passatore crea un brivido indescrivibile…tagliare il traguardo, con qualsiasi risultato cronometrico, è per un podista il sogno di una vita (sportiva)….
E sono sempre di più anno dopo anno gli atleti che si presentano sulla linea di partenza di Via Calzaiuoli a Firenze…ad oggi sono ben 487 gli atleti iscritti alla gara, che contano di arrivare a Piazza del Popolo a Faenza, dopo aver attraversato Fiesole, Polcanto, Borgo San Lorenzo fino al punto più alto del percorso Colla di Casaglia posto ad una altitudine di 913 mt.
Ma a questo punto gli atleti sono “solo” a metà della loro impresa…
Infatti altri 50 duri km, per la maggior parte in discesa, li porteranno ad attraversare Marradi, San Cassiano, Brisighella, fino al sospirato arrivo di Faenza.
Venendo alla gara di sabato prossimo, come detto  41° edizione, segnaliamo su tutti il pluri vincitore e atleta da battere in assoluto, Giorgio Calcaterra.
Il famoso taxista romano dedito ormai da diversi anni a queste distanze “ultra” si presenta ancora una volta con i favori del pronostico, tutti dalla sua parte.
A rendergli la vita difficile saranno ancora il suo corregionale Marco D’Innocenti e il fortissimo atleta russo Dimitri Tsyganov.
In gara per il G.P.D. Salcus i nostri Vallese Giannantonio alla sua prima apparizione su una distanza così considerevole e Gimmj Visentin rispettivamente con i pettorali 1119 e 700.
E’ una preparazione lunghissima quella che Giannantonio e Gimmj hanno dovuto affrontare, non priva di contrattempi di carattere fisico, che devono certamente essere messi in preventivo quando si affronta una gara del genere…
Ad ogni buon conto, ormai il momento è quasi arrivato, bisogna dimenticare i malanni e calarsi mentalmente sull’ obiettivo…Simo certi che Giannantonio e Gimmj ce la possono fare.
Gimmj ha già ben figurato al Passatore nelle scorse edizioni e sappiamo bene che ripetersi è sempre molto difficile…siamo certi comunque che i nostri ragazzi sapranno farsi onore nella competizione…IN BOCCA AL LUPO RAGAZZI e…ci vediamo a Faenza.

Scritto da Luca Poletto

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