16 Maggio, 2024

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Alessia alla Maratona Conseil General Alpes Maritimes

Alessia alla Maratona Conseil General Alpes Maritimes

Scritto da Alessia Zanella : Eccomi qui a provare a descrivere la mia prima maratona corsa domenica 10.11.2013 nel bellissimo contesto della Costa Azzurra che solo per la sua bellezza vale lo sforzo…spero, con la mia personale testimonianza, di dare qualche utile consiglio a runners che fossero interessati a correrla la prossima edizione.
Che dire, il percorso è bellissimo dal punto di vista paesaggistico (tranne qualche brevissimo tratto in cui si fanno mille giretti su sé stessi in centro abitato e un altro in cui si costeggia la ferrovia). Il mare è l’elemento dominante e con esso le palme…e già questi elementi rendono “la passeggiata” molto più leggera perché la bellezza della

natura incanta anche durante la fatica. Dal punto di vista più tecnico la gara non è scorrevole, “da tempo” come si dice in gergo, essendo costellata di saliscendi, di salite (in particolare quella di Cape D’Antibes che è circa di 700 metri con una pendenza del 6/7%) e svariati cambi di direzione. La prima parte della maratona è più semplice in quanto il percorso è abbastanza piatto e questo potrebbe indurre ad aumentare il ritmo salvo poi pagarlo nella seconda parte di gara che è decisamente più impegnativa poiché già dopo il passaggio della mezza maratona iniziano le varie salite (quella di Cape D’Antibes è tra il km 28 e il 29) che proseguono sotto forma di saliscendi pressochè fino al km 39.
L’organizzazione della gara la definirei molto buona. I ristori sono praticamente ogni 2,5 km e questo consente al runner una migliore gestione dei propri rifornimenti anche in funzione dell’assunzione degli integratori. Si trovano rifornimenti sia liquidi che solidi. L’unica pecca sta nel fatto che invece delle classiche bottigliette d’acqua cui siamo abituati ci sono bicchieri di carta che rendono quasi impossibile bere durante la corsa (che nel mio caso mi sono costati parecchi secondi in quanto mi sono dovuta fermare ad ogni ristoro). All’arrivo i runners sono “costretti” a passare all’interno di un percorso obbligato all’inizio del quale viene consegnata una borsa vuota che via via che si prosegue verrà riempita di bottiglietta d’acqua, bottiglietta di integratore, pane alle uvette e frutta secca, barretta ai cereali, frutta di ogni tipo….quindi un ottimo ristoro post gara.
Valida anche l’organizzazione delle navette che da Cannes riportano a Nizza e che consiglio di prenotare unitamente all’acquisto del pettorale di gara perché gli autisti sono molto ferrei nel controllo e fanno salire sulla navetta solo coloro che sul pettorale portano “il disegnino” del bus che viene stampato solo sui pettorali di coloro che hanno prenotato il servizio navetta.
La logistica della gara, con partenza alle 8 da Nizza, mi porta a consigliare di soggiornare a Nizza e non a Cannes. Ciò rende più agevole la partenza evitando di doversi alzare prestissimo per prendere la navetta sì da arrivare a Nizza in tempo utile per consegnare ai corrieri (entro le ore 7.30) la “busta”, rigorosamente fornita dall’organizzazione al ritiro del pettorale, contente gli indumenti e gli altri effetti personali che si desiderano trovare al proprio arrivo.
Detto ciò, provo a descrivere come ho vissuto la mia maratona.
Posso certamente dire che è stata un’esperienza meravigliosa. Molti runners più esperti mi avevano raccontato della soddisfazione che si prova nel tagliare il traguardo di una maratona ma, francamente e come vale per tutte le cose, solo l’esperienza diretta fa capire a pieno cosa si provi. Sono partita carica di emozione (che già intrappolava i miei pensieri sin dal sabato pomeriggio, ovvero dal momento in cui ho stretto tra le mani il pettorale con stampato sopra il mio nome) che si è stemperata via via che i km passavano. La cosa che mi ha stupita è che i km, posso tranquillamente dire sino al 28esimo, sono scivolati via con estrema semplicità, uno dopo l’altro quasi senza accorgermene. Tutto andava bene, al passaggio della mezza maratona mi sentivo benissimo e così pure sino al 28esimo, nonostante dal km 17 abbia iniziato a soffiare un vento contrario davvero fortissimo che durante un qualunque allenamento mi avrebbe fatta desistere. Poi è iniziata la salita più impegnativa (Cape D’Antibes) che, per quanto letto nei vari forum, mi spaventava molto. Ho mantenuto il respiro calmo, ho rallentato ma ho sempre corso e anche questo ostacolo è scivolato via molto più facilmente di quel che credevo. I 30 km erano ormai arrivati e continuavo a stare bene. La parte più difficile è stata tra il km 32 ed il 38 quando, inevitabilmente, la fatica e la pesantezza alle gambe hanno iniziato a farsi sentire, aggravate dai saliscendi continui e dalle raffiche di vento che in due occasione quasi mi hanno fatta cadere. Ma ho tenuto duro e la temutissima crisi non è arrivata. Quando ho iniziato il km 39 ho veramente iniziato a pensare di avercela fatta. Gli ultimi 3 km li ho corsi stringendo i denti ma con il sorriso sulle labbra felice ed appagata di aver compiuto questa piccola “impresa”. Il tempo finale 3 ore 54 minuti e 13 secondi (secondo il real time del mio gramin) farà sorridere i corridori esperti ma per me sono stati una grande soddisfazione e una bellissima esperienza di vita oltre che sportiva e intendo battere questo tempo il prima possibile.
Per concludere è d’obbligo un ringraziamento a chi mi ha affiancata durante tutta la maratona, che per i primi 25 km continuava giustamente a dirmi “Ale vai piano” in quanto stando bene tendevo a non rispettare il ritmo programmato e che dopo il trentesimo mi ha sempre incitata a tenere duro….grazie Mattia.

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