19 Aprile, 2024

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Incredibile: ecco i risvolti del nuovo test antidoping: 266 positivi… erano 266 negativi!

Incredibile: ecco i risvolti del nuovo test antidoping: 266 positivi… erano 266 negativi!

untitledFinalmente escono i particolari della vicenda riguardante il nuovo test antidoping sperimentato nei laboratori di Colonia e relativo al rintraccio di steroidi anabolizzanti. Particolari sconvolgenti che vengono riportati dal Washington Post , nell’articolo ripreso dall’Associated Press.
ZURIGO – Un laboratorio antidoping tedesco che starebbe utilizzando un nuovo test per la ricerca di Steroidi anabolizzanti avrebbe riscontrato 266 casi di positività su campioni biologici prelevati nell’ultimo anno e ne starebbe trovando altri positivi nel retest di altri campioni.
I dettagli sono stati spiegati dal direttore del laboratorio Hans Geyer venerdì scorso in una conferenza tenuta dalla Federazione mondiale del Calcio, la FIFA.
Dei 266 casi, in 188 è stato trovato lo stanozolol, la sostanza dopante riscontrata nei campioni di Ben Johnson alle Olimpiadi di Seoul del 1988 e utilizzata in maniera diffusa soprattutto nella ex DDR.
Geyer ha dichiarato che la maggior parte delle positività dei campioni testati (risalenti all’ultimo anno, ovvero dal novembre ’12) appartengono all’atletica, ma anche al sollevamento pesi e alla lotta. I risultati sono stati girati alla WADA, l’ente mondiale antidoping.
“Siamo davvero sorpresi… non ce ne aspettavamo così tanti. Molte delle positività risalgono alla prima metà dell’anno”.
La TV tedesca ARD aveva già parlato di questo nuovo test e il CIO, l’ente olimpico internazionale, aveva comunicato la decisione di ritestare i campioni delle Olimpiadi di Torino ’06.

Gli scienziati di Colonia ha utilizzato un nuovo test messo a punto dagli analisti di laboratorio russi, che rileverebbe le minime quantità di steroidi anabolizzanti dopo 6 mesi dopo prelievo, tramite il rilevamento del processo di decadimento della sostanza.
In precedenza quest’anno erano stati accertati diversi casi di positività di massa di atleti, come gli atleti turchi o i 29 atleti della federazione internazionale di sollevamento pesi.
Geyer si sarebbe anche sorpreso che nessun atleta abbia mosso un appunto al nuovo metodo di ricerca degli steroidi, che darà a questo punto il via ad un nuovo processo di legalizzazione del procedimento.
“Ci aspettavamo molte obiezioni, esternazioni da parte degli atleti, ma non è successo nulla. Questo è davvero insolito per un laboratorio”.
Molte positività sarebbero emerse da retest richiesti dalle federazioni sportive, ma di cui non era fornita l’identità del “donatore” di liquido organico. Nonostante questo, Geyer ha affermato come non ci sarebbero positività di ciclisti, calciatori o atleti tedeschi.
“Penso che sia un successo di questa strategia di verificare i metaboliti a lungo termine, ma il miglior effetto deterrente è quello di conservare i campioni il più a lungo possibile”.
Geyer anche sottolineato come il nuovo metodo abbia rivelato come le precedenti tecniche antidoping fossero troppo lasse.
“Potrei anche pensare che gli atleti sapessero per quanto tempo si conservassero i campioni. Potrebbe anche essere che non funzioni il sistema di controlli fuori dai periodi di gara”.
Il nuovo test verrà usato alle prossime Olimpiadi invernali di Sochi ’14, e sarà utilizzato anche per ritestare i campioni delle Olimpiadi di Pechino ’08.

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