L’orzo Hordeum vulgare L. è una tra le più antiche piante erbacee a coltivazione annuale. L’orzo coltivato deriva da l’orzo selvatico Hordeum spontaneum. La coltivazione risale al Medio Oriente e si pensa che possa essere uno dei primi cereali coltivati dall’uomo di cui si abbiano testimonianze risalenti al periodo del Neolitico. L’areale principale di coltivazione e consumo è nell’est dell’Asia in particolare Nepal, Tibet, Cina, Corea e Giappone, dove tutt’ora si trovano le specie spontanee. Largamente diffuso tramite il commercio in Europa e nel resto del mondo, la maggior parte della produzione viene impiegata nella preparazione di bevande analcoliche, alcoliche come whisky e birra oppure come alimento per il bestiame. Purtroppo a differenza degli altri cereali, l’orzo non è molto conosciuto e poco adoperato nella nostra dieta. Curiosità: Ippocrate, padre della medicina, ritenne che l’orzo, precisamente la tisana d’orzo, abbia notevoli
proprietà curative e lo prescriveva in caso di malattie gravi. Parliamo della “tisana di Ippocrate“, un decotto fatto con l’orzo al fine di ottenere una bevanda simile per il colore al the. Anche i gladiatori facevano largo uso dell’orzo infatti venivano chiamati anche Hordearii (che deriva dahordeum nome latino di questo cereale).
Quindi perché non prendere esempio dal passato e integrarlo maggiormente nella nostra alimentazione quotidiana?
L’orzo ha spiccate proprietà nel contrastare le infiammazioni all’apparato urinario, in quanto ha un’azione diuretica, rinfrescante e disintossicante. Da sollievo all’apparato intestinale in caso di colite, a chi soffre di flatulenza e fenomeni fermentativi. Viene usata contro la stitichezza grazie all’elevato contenuto di fibra solubile in essa contenuta. Inoltre, può essere utilizzata sopratutto dalle persone con stomaco delicato e dai bambini essendo molto digeribile.
Contiene discrete quantità di vitamine, specie quelle del gruppo B (B1-2-3-5-6-9-12) e vitamina E che funge da potente antiossidante. Gli aminoacidi presenti sono: acido glutammico, acido aspartico, alanina, arginina, glicina, leucina, prolina, serina, triptofano, valina e tirosina. I beta-glucani in essa contenuta riducono il colesterolo nel sangue e la glicemia. é una fonte di nutrienti, antiossidanti e minerali. Contiene potassio, calcio, fosforo, ferro, magnesio e silice e zinco. Grazie all’alto contenuto di fosforo aiuta a favorire le funzioni celebrali. L’acido silicico rafforza unghie e capelli. In gravidanza e allattamento è opportuno utilizzare questo cereale in quanto stimola la produzione di latte materno.
A conferma del suo alto potere nutritivo l’orzo rende al’incirca 350 calorie per 100 gr. di prodotto. Apporta una grande quantità di carboidrati (70%) ed è in assoluto il più ricco di fibra (intorno al 9%). I grassi sono meno 2% e ha un quantitativo di proteine del 10,3%. Il rimanente è costituito da acqua.
Quindi…dopo aver letto delle numerose proprietà benefiche che apporta al nostro organismo, perché non inserirlo nella nostra dieta giornaliera? Ecco una ricetta facile e gustosa proprio per iniziare questo percorso! Ovviamente è un prodotto che contiene GLUTINE.
Zuppa contadina di farro
Ingredienti:
porro q.b
carota q.b
speck q.b
brodo di carne q.b
1 manciata di ceci e fagioli
Procedimento
In una casseruola mettere l’olio e far soffriggere lentamente il porro tagliato a listarelle e la carota aggiungendo un pò di acqua e far stufare a fuoco basso. Aggiungere lo speck. Una volta preparato il soffritto aggiungere l’orzo (si considera una tazza da the a persona) e i legumi. Far rosolare insieme al soffritto e aggiungere brodo fino a coprirlo. Il tempo di cottura all’incirca è di un’ora. Buon appetito