L’osteoporosi è la riduzione progressiva della massa ossea che rende le ossa fragili e friabili. Si parla di osteoporosi senile o meglio, nella donna, di osteoporosi post-menopausale. L’osteoporosi post-menopausale è legata essenzialmente alla brusca caduta del livello degli estrogeni che rivestono un ruolo importante non solo nel ciclo produttivo ma anche nella protezione dello scheletro nel normale metabolismo osseo. Nel sesso maschile, l’osteoporosi senile colpisce più tardivamente intorno ai 60-65 anni, sia perché l’uomo ha in genere in partenza, per motivi genetici, un osso più robusto e più ricco di calcio, sia perché la caduta degli ormoni sessuali maschili è molto più lenta e graduale. La tendenza che sta emergendo negli ultimi anni riguarda anche l’osteoporosi giovanile. Questa malattia si sposta anche ai più giovani che attratti dal mito della linea perfetta seguono diete povere di nutrienti quali il calcio e vitamina D. Anche le persone sedentarie con
il tempo acquisiscono una ridotta densità ossea.
Con l’osteoporosi si ha un consumo maggiore di minerali che si esauriscono più rapidamente di quanto possano essere rimpiazzati. Purtroppo non esiste una formula magica che neutralizzi l’osteoporosi, ma i mezzi per contrastarla e ridurne gli effetti sì, e la buona notizia è che si possono applicare senza controindicazioni fin dalla giovinezza.
L’osso è un elemento dinamico in continuo rimodellamento e mentre la matrice vecchia viene riassorbita e una nuova ne viene depositata. Questo processo è influenzato da molti fattori, il più importante è rappresentato dagli stimoli meccanici. Ogni volta che i muscoli si contraggono e esercitano forza di compressione, torsione e flessione, l’osso sollecitato risponde allo stimolo rinforzandosi.
Lo sport aiuta a contrastare l’osteoporosi
L’attività fisica, svolge un ruolo primario nella prevenzione e nel trattamento dell’osteoporosi, in quanto riesce a mantenere dei valori di densità minerale ossea più elevati, come anche l’alimentazione.
L’alimentazione dovrà essere ricca di frutta e verdura; il calcio si sa fa bene alle ossa e lo troviamo nei latticini, latte, yogurt, formaggio, alcuni tipi di pesce, come alici, polpi, calamari, gamberi, e alcune verdure, anche se il calcio delle verdure è meno assimilabile.
Ma tenete presente, che un litro di acqua minerale ricca di calcio può già fornire fino al 30% del fabbisogno quotidiano. Il calcio da solo non riesce a bloccare l’avanzamento dell’osteoporosi. Ci vuole la vitamina D che, come per il calcio, si trova nel latte, ma anche in altri alimenti come nel rosso d’uovo, nei pesci grassi e nell’olio di fegato di pesce. Importantissimo è l’esposizione al sole, la vitamina D è sintetizzata dalla cute, proprio durante l’esposizione. Ed ecco perché “il sole fa bene alle ossa”.
Gli esercizi per migliorare la massa ossea sono quelli che vanno a stimolare laforza muscolare trasmessa tramite i tendini al tessuto osseo durante la contrazione, quindi sono adatti gli esercizi isotonici a carico naturale o con pesi leggeri e a resistenza elastica.
L’esercizio fisico deve essere praticato in modo continuativo almeno due volte a settimana.
La semplice camminata è utile in quanto lo scheletro è costretto a sostenere il nostro peso, integrando con un programma di esercizi fisici che includono equilibrio e coordinazione, flessibilità come esercizi aerobici e esercizi di rinforzo dei principali gruppi muscolari.
Alcuni tipi di sport, come yoga, stretching, nuoto e bicicletta, molto utili per altre patologie, nel caso dell’osteoporosi non sono particolarmente indicati in quanto hanno poco effetto sulla densità ossea. Per quanto riguarda il nuoto, il movimento esercitato quasi in assenza di forza di gravità non stimola l’attività delle cellule ossee, dovrà quindi essere praticato e affiancato a ginnastica a corpo libero o a un altro tipo di esercizio attivo.
Quando invece il paziente che soffre già di osteoporosi, l’attività fisica dovrà essere cauta, sia come intensità di esercizio che come durata. Gli esercizi non dovranno essere di potenza, ma per lo più di destrezza e controllo motorio. Dato lo stato di fragilità ossea, vanno in questo caso evitati gli sport che potrebbero causare traumi a livello osseo o ne sovraccaricano le strutture, come la pesistica o il tennis. Un’innocua caduta può provocare, in chi soffre di osteoporosi, una frattura ossea e dolori di grave intensità.
Scritto da Massimo Santucci