19 Aprile, 2024

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Ematocrito

Ematocrito

ematocritoL’ematocrito è il rapporto che intercorre tra gli elementi figurati del sangue ed il plasma. Dal momento che la parte corpuscolata è costituita in massima parte dagli eritrociti o emazie, l’ematocrito può essere definito anche come il rapporto percentuale tra i globuli rossi (eritrociti) e la parte liquida del sangue, detta appunto plasma. Quando si esegue un prelievo venoso, è sufficiente inserire una sostanza anticoagulante per assistere alla progressiva sedimentazione delle particelle corpuscolate. Andando poi a valutare il rapporto, in termini di altezza percentuale, tra gli elementi figurati e il volume totale del sangue, si ottiene il valore dell’ematocrito. Per accelerare il processo di sedimentazione si può centrifugare la provetta, ottenendo, grazie all’azione sedimentante della forza centrifuga, una netta

separazione tra gli elementi figurati, che si depositano sul fondo della provetta, ed il liquido giallo paglierino che li sovrasta (plasma). Il numero che esprime la percentuale di cellule ammassate sul fondo, viene detto ematocrito.

Valori normali di ematocrito (Hct)

In condizioni normali tale valore è leggermente superiore negli uomini che, grazie ad una maggiore secrezione di testosterone, hanno una più alta concentrazione di globuli rossi nel sangue. Queste cellule vengono infatti prodotte nel midollo osseo, sotto l’azione stimolante dell’eritropoietina, un ormone prodotto a livello renale in risposta a vari stimoli.

 

VALORI NORMALI DI EMATOCRITO (HCT)

UOMO DONNA
38-52% 36-46%
BAMBINI:
neonati: 45-75%
1 mese: 30-55%
6 mesi: 34-46%
da 1 a 4 anni: 33-44%
10 anni: 36-43%

 

Oltre all’azione stimolante del testosterone, il rene è particolarmente sensibile ai livelli di ossigeno nel sangue. Quando questi scarseggiano si assiste ad una maggiore secrezione di eritropoietina (anche 1000 volte superiore) che, aumentando la sintesi di nuovi eritrociti, assicura un trasporto più efficace dell’ossigeno ai tessuti.

Ciò spiega, per esempio, l’aumento naturale dell’ematocrito in risposta al soggiorno prolungato in altura. Le variazioni di questo parametro, comunemente rilevato nelle classiche analisi del sangue (emocromo), possono essere legate a numerosi altri fattori, alcuni fisiologici ed altri patologici. Vediamo i più comuni.

Ematocrito Alto

POSSIBILI CAUSE

1) Disidratazione

  • Sudorazione eccessiva: a causa della disidratazione si riduce la parte liquida del sangue; di conseguenza aumenta il rapporto elementi figurati/plasma e con esso l’ematocrito.
  • Da notare che la disidratazione può essere indotta, non solo dall’eccessiva sudorazione, ma anche dall’utilizzo di diuretici, ustioni, vomito, diarrea e diabete (valori glicemici superiori ai 180 mg/dl si accompagnano ad eliminazione urinaria di glucosio che, per gradiente osmotico, porta con sé notevoli quantità di acqua).
  • Anche il colera, una malattia che causa massicce perdite idriche tramite le feci, causa sensibili rialzi dell’ematocrito.
  • In tutti questi casi il valore di ematocrito non corrisponde ad un effettivo aumento degli eritrociti circolanti (si parla pertanto di emoconcentrazione). Si registrano quindi valori falsamente elevati della parte corpuscolata, nonostante al suo interno sia presente un numero normale di eritrociti.

2) Altre possibili cause

  • Soggiorno in altura oltre i 2500 metri per almeno una settimana (vedi: allenamento e altitudine)
  • Insufficienza renale acuta
  • Policitemia o poliglobulia assoluta (aumento del numero di globuli rossi, con componente plasmatica normale)
  • Assunzione di farmaci dopanti: testosterone e derivati; eritropoietina e derivati (genericamente definiti epoetine) di seconda generazione (Aranesp® e Nespo®: darbepoetina alfa) e di terza generazione (Mircera ®: Cera)

PERCHE’ E’ PERICOLOSO

Un sangue troppo denso incontra maggiori difficoltà nel suo percorso. Il cuore, di conseguenza, deve contrarsi con forza maggiore per vincere le resistenze periferiche ed imprimere al sangue una notevole pressione. Per questo motivo un ematocrito troppo alto può peggiorare patologie cardiache preesistenti e vincere la resistenza dei vasi causando, per esempio, una pericolosissima emorragia cerebrale. Un elevato ematocrito favorisce anche la formazione di coaguli di sangue (trombi), che possono andare ad occludere vasi importanti, con tutte le conseguenze negative del caso (infarto e ictus nei casi più gravi).

Ematocrito Basso

POSSIBILI CAUSE

  • Gravidanza (dal terzo trimestre) e allenamento aerobico prolungato: tali condizioni si associano a ipervolemia, cioè ad un aumento del volume totale di sangue presente nell’organismo.
    In questi casi il valore dell’ematocrito è ingannevole, in quanto inferiore alla norma, nonostante il sangue contenga una quantità adeguata di globuli rossi. Da notare che negli atleti una riduzione dei valori di ematocrito per aumento della parte liquida del sangue, migliora i livelli prestativi. Infatti, a parità di globuli rossi circolanti, un sangue più fluido incontrerà meno resistenze lungo il suo percorso, con conseguente aumento della gittata sistolica e del flusso ematico ai tessuti.
  • Carenza di ferro
  • Carenza di vitamina B12
  • Carenza di acido folico
  • Leucemie
  • Tumori maligni
  • Anemie
  • Cirrosi epatica
  • Infezioni gravi
  • Insufficienza renale cronica
  • Emorragie (la perdita ematica causa una diminuzione della quota plasmatica, ma anche di quella corpuscolare; per questo motivo l’ematocrito rimane pressoché costante).

PERCHE’ E’ PERICOLOSO

Pallore, debolezza, cefalea, diminuzione della vista, malessere e facile affaticamento: sono solo alcuni dei sintomi classicamente associati alla riduzione patologica del numero di globuli rossi circolanti.

Approfondimento – Il caso Pantani: ecco perché era innocente

I FATTI DI MADONNA DI CAMPIGLIO

Il 5 giugno 1999, a Madonna di Campiglio, il ciclista Marco Pantani venne escluso dal Giro d’Italia dopo il riscontro di un valore elevato di ematocrito (52%). Come previsto dai regolamenti dell’epoca, un tasso di ematocrito superiore alla soglia del 50% imponeva – a scopo CAUTELATIVO – la sospensione del ciclista per 15 giorni. Tale precauzione era giustificata dal fatto che un ematocrito troppo alto sottopone il sistema cardiocircolatorio a stress eccessivi e potenzialmente pericolosi per l’atleta.

La notizia fece il giro del mondo, il “Pirata” dovette abbandonare il Giro d’Italia e improvvisamente tutte le sue imprese sportive furono messe in dubbio.

Quel fatidico 5 giugno il gruppo si apprestava ad affrontare la penultima tappa della Corsa Rosa, che Pantani stava dominando con incredibile facilità. Le sue imprese epiche in salita, come quelle del ’98 (anno in cui vinse Giro d’Italia e Tour de France), quel sorriso cristallino e contagioso durante i festeggiamenti, quel suo modo unico di danzare in salita …rilanciando continuamente l’andatura, come un peso piuma che si ostina a combattere contro un peso massimo, senza piegarsi alla fatica e al dolore, avanzando sotto i colpi dell’avversario fino ad abbatterlo, scatto dopo scatto… avevano appassionato ed emozionato l’intero Paese.

Grazie a Marco, il ciclismo italiano stava vivendo uno dei suoi periodi più intensi e luminosi. Ma nubi minacciose si rincorrevano all’orizzonte; erano gli anni degli scandali doping, delle rivelazioni sconcertanti, delle perquisizioni, degli arresti, dei controlli sconsiderati. I riflettori dei media, nel bene e nel male, erano tutti puntati sul ciclismo, impegnati ad illuminare tutto ciò che potesse creare odience e scalpore: i campioni da un lato, il doping dall’altro.

Una specchiera rotta con un pugno nella sua camera d’albergo e parole pronunciate davanti ai giornalisti con gli occhi lucidi, ricordi indelebili nella mente dei tifosi: “Dopo una lezione di questo tipo, anche a malincuore devo dire che, se succede questo ad uno sportivo come me che ha dato tanto a questo sport, c’e’ da pensare… avevo già la maglia rosa, avevo 46 di ematocrito e oggi mi sveglio con questa sorpresa… credo che c’e’ qualcosa sicuramente di stranoSono ripartito dopo grossi incidenti, ma moralmente stavolta abbiamo toccato il fondo“.

Qualcosa, quel giorno, si ruppe irrimediabilmente nella mente del Campione; Pantani avrebbe potuto tornare in sella dopo i 15 giorni di sospensione per dimostrare sulle strade del Tour de France di essere più forte di tutto e di tutti, delle false accuse, delle ipocrisie, dei sospetti, dei maligni che lo dipingevano come “il dopato d’Italia”. Purtroppo non fu così, da quel giorno Marco fu vittima di una vera e propria persecuzione mediatica e giudiziaria, carne da macello da smembrare pezzo pezzo per alimentare la fame di popolarità di alcuni magistrati e giornalisti senza scrupoli. Sprazzi di luce – come le due vittorie al Tour de France l’anno successivo – si alternarono a nubi sempre più dense e buie, cariche di rabbia e di paure; 5 anni più tardi, il 14 Febbraio 2004, a soli 34 anni, Marco Pantani morì solo in una stanza di un residence di Rimini. Si trattò di un apparente suicidio dovuto all’ingestione massiccia di cocaina, ma molto rimane ancora da chiarire. Era il giorno degli innamorati, un amore che può assumere varie forme, un amore che può essere tradito; l’amore per la bicicletta ad esempio, quello stesso amore che portava Marco a dormire con la bicicletta nella sua camera da letto, a farle il bagno nella vasca, a soffrire in salita, per i tifosi, per la famiglia, ma soprattutto per se stesso; l’amore per la sua ex-fidanzata, Christine, che pochi mesi prima l’aveva lasciato dopo anni vissuti insieme tra gioie e sofferenze, passi compiuti insieme nel bene e nel male, ma comunque insieme; l’amore dei tifosi che ancora oggi lo ricordano con rinnovato affetto.

PERCHÉ PANTANI ERA INNOCENTE

Numerosi elementi portano a ritenere che Pantani fosse innocente:

  • anzitutto il buon senso; nell’ambiente si sapeva benissimo che quel giorno, o comunque il successivo, vi sarebbero stati i controlli anti-doping ed era certo che – data la sua posizione in classifica generale – lo stesso Pantani sarebbe stato controllato. Non a caso, la sera prima, i test condotti dallo Staff medico del “Pirata” attestarono la normalità dei suoi valori ematici. Inoltre, c’è da dire che se quella sera fosse stata riscontrata una qualche anomalia, gli stessi medici avrebbero potuto riportare i valori di ematocrito sotto la soglia di normalità per superare i controlli. Difficile pensare che lo Staff medico della Mercatone Uno (squadra di Pantani) abbia commesso una simile leggerezza.
  • Vi furono delle anomalie procedurali durante il prelievo che violarono le più elementari regole previste dai controlli. In particolare – dai racconti dello Stesso Pantani, del medico che lo assistette durante i controlli e del suo preparatore/fisioterapista Stefano Borra – emerge che:
    • il sangue prelevato a Pantani NON venne diviso su due provette, una per le analisi e una per le controanalisi.
    • quest’unica provetta non venne messa nell’apposito contenitore refrigerato, ma l’esaminatore se la infilò in tasca, dopo averla passata davanti al viso di Pantani dicendogli: “La vedi? La vedi che è tua? Poi non vogliamo storie!”
  • già la sera precedente ai controlli, come da rivelazione di altri ciclisti della Mercatone Uno, iniziavano a circolare voci sulla positività di Pantani. Si narra, inoltre, che nell’albergo in cui soggiornava Pantani vi fosse un’insolita concentrazione di giornalisti già prima che la notizia fosse comunicata ufficialmente.
  • Pantani era già stato controllato altre volte in quel Giro ed era risultato a posto, così come in tutti gli altri controlli effettuati in vita sua. Inoltre, anche volendo credere che il suo ematocrito fosse effettivamente elevato, questo non è necessariamente sinonimo di doping. MAI fu rilevata traccia di sostanze dopanti nel sangue di Marco Pantani. Si consideri, inoltre, che molti fattori influenzano il valore dell’ematocrito, tra cui:
    • dieta e attività fisica nei giorni precedenti la determinazione
    • altura
    • posizione del soggetto nei minuti precedenti il prelievo (alle 7.30 del mattino, quando venne effettuato il controllo, Pantani stava presumibilmente dormendo a letto)
    • momento della giornata in cui si effettua il prelievo
    • uso del laccio per il prelievo (com’è avvenuto nel caso di Pantani, può causare un aumento dell’ematocrito dell’ordine del 2.5 – 5 %)
  • Il pomeriggio stesso del 5 giugno Pantani si sottopose ad esami privati ad Imola, in un laboratorio accreditato dall’UCI, e i suoi valori risultarono perfettamente nella norma, in linea con quelli rilevati dal suo Staff medico la sera precedente.
  • I valori di emoglobina registrati nelle analisi interne, nel controllo anti-doping, e nei test di Imola erano assolutamente sovrapponibili. Poiché l’ematocrito dipende soprattutto dalla quantità di globuli rossi e dato che questi contengono emoglobina, all’aumentare di quest’ultima ci si aspetta un aumento dei valori di ematocrito. Normalmente, i valori di Hct sono circa 3 volte superiori ai valori di Hb: ad esempio, se i valori di emoglobina sono di 15g/dL ci si aspetta un ematocrito pari al 45%. Se questo rapporto si perde in maniera sensibile in un atleta sano, o siamo in presenza di una forte disidratazione oppure c’è stata effettivamente qualche anomalia nei controlli.

ALTERAZIONI DELL’EMATOCRITO E VALORI DELLE PIASTRINE

ematocritoL’aspetto che più di ogni altro ci porta a sostenere l’innocenza di Pantani, è il valore delle piastrine nel suo sangue. Riproponiamo a lato l’immagine utilizzata a inizio articolo per spiegare il concetto di ematocrito: lasciando depositare spontaneamente o per mezzo di centrifuga il campione di sangue in una provetta, otterremo una parte solida nel fondo sovrastata da una parte liquida. Quest’ultima, chiamata plasma, contiene – tra l’altro – anche piastrine (rimangono sopra perché sono più leggere dei globuli rossi depositati sul fondo).

Dato che l’ematocrito corrisponde al rapporto tra la parte liquida e la parte solida del sangue, per alterarne i valori basta togliere alcune gocce della parte liquida superiore (plasma) e buttarle via. I valori di ematocrito risulteranno “magicamente” aumentati, ma con una differenza sostanziale: nella provetta rimarranno meno piastrine perché una parte è stata eliminata insieme al plasma prelevato. La stessa anomalia si può registrare nel caso venga utilizzata una quantità/qualità insufficiente di anticoagulante.

Ebbene, nel campione dell’anti-doping prelevato a Marco i valori di piastrine appaiono inspiegabilmente bassi, nettamente inferiori ai valori normali di una persona sana, nettamente inferiori a quanto registrato dai controlli interni alla squadra, nettamente inferiori ai valori comunemente rilevati nel sangue di Pantani ai precedenti controlli antidoping, nettamente inferiori ai valori registrati nei campioni prelevati agli altri corridori coinvolti nei controlli di quel 5 Giugno.

ERRORE MEDICO O COMPLOTTO?

Appurato che con altissime probabilità l’ematocrito di Pantani era nella norma, è doveroso chiedersi per quale motivo il ciclista “risultò positivo” a quel controllo anti-doping.

Errore medico o complotto? A tal proposito si possono fare solo delle supposizioni.

  • SCOMMESSE CLANDESTINE: le imprese di Pantani avevano acceso l’entusiasmo degli Italiani sul ciclismo; grazie al clamore mediatico e alla schiacciante superiorità atletica, nel ’99 furono davvero molte le scommesse sul ciclista romagnolo (circa 200 miliardi di lire, secondo le dichiarizioni dello stesso Pantani). Capovolgere i pronostici di una vittoria che appariva quasi certa, avrebbe significato enormi profitti nel settore delle scommesse clandestine. Tale ipotesi, quantomai attuale considerati gli scandali del calcio-scommesse, fu confermata dalla testimonianza del pentito Renato Vallanzasca, secondo cui un suo conoscente – in carcere – gli avrebbe caldamente consigliato di scommettere contro Pantani; nonostante il vantaggio che “il Pirata” continuava ad accumulare giorno dopo giorno, tale personaggio si dimostrava certo che qul Giro d’Italia del ’99 non sarebbe stato vinto da Pantani.
  • POPOLARITA’ DEL CICLISMO: gli interessi economici derivanti dalle imprese di Pantani avevano indubbiamente sottratto popolarità (e forse qualche sponsor) al calcio, sport intriso fino al midollo di interessi economici. Basti pensare alle punte di share, che nelle tappe di salita superavano tranquillamente il 50% (più della metà delle persone che guardavano la tv in quelle ore era sintonizzata sulla corsa rosa). A pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina…. specie quando ci sono in ballo simili interessi.
  • UN PERSONAGGIO SCOMODO: in quegli anni, Pantani si fece portavoce del malcontento generale dei corridori su controlli anti-doping “selvaggi”, effettuati senza umanità nel cuore nella notte, con telecamere nascoste e perquisizioni di stanze d’albergo e abitazioni private. Le sue accuse ed affermazioni a riguardo potrebbero averlo reso un “personaggio scomodo” ai i vertici delle federazioni ciclistiche e sportive dell’epoca. Non solo, nel giro del ’99 Pantani assunse il ruolo del “cannibale”, nel senso che dominò ogni corsa adatta alle sue caratteristiche di scalatore senza lasciare nulla agli avversari; ciò può aver contribuito ad attirare le antipatie dell’ambiente ciclistico nei suoi confronti.
  • L’ASCESA DI LANCE ARMSTRONG: Lance Armstrong, dopo essere sopravvisuto a un cancro ai testicoli diagnosticato tre anni prima, vinse il Tour de France del ’99 e i successivi 6. Militava in una squadra – la US postal – che non era sponsorizzata da un’azienda privata, bensì dall’agenzia del Governo degli Stati Uniti d’America responsabile dei servizi postali del Paese. Nel 2000 Pantani – peraltro con una condizione non perfetta, data dalle vicissitudini dell’anno precedente – fu l’unico atleta a impensierire seriamente l’atleta americano in salita, riuscendo addirittura a staccarlo in una tappa. Quella fu l’ultima partecipazione del “Pirata” al Tour de France, poiché dall’anno seguente gli organizzatori rifiutarono sistematicamente la sua iscrizione alla corsa. Alcuni complottisti intravedono in questi rifiuti, così come nella vicenda dell’ematocrito di Madonna di Campiglio, un tentativo di favorire l’ascesa di Lance Armstrong. Secondo questa ipotesi, il governo americano avrebbe avuto tutto l’interesse a favorire un atleta statunitense che si imponeva in uno sport squisitamente europeo, decretando la superiorità degli Stati Uniti, non solo in campo militare ed economico, ma anche sportivo. Senza considerare, poi, gli interessi milionari, legati alla fondazione capitanata dallo stesso Armstrong e impegnata nella lotta contro il cancro.
    Per la cronaca, il 24 agosto 2012 l’USADA (United States Anti-Doping Agency) ufficializzò la decisione di squalificare a vita Lance Armstrong, a cui tolse tutti i risultati sportivi ottenuti dal 1998 in poi, compresi i sette Tour de France. Le accuse di aver fatto uso sistematico di sostanze dopanti furono poi confermate dalle ammissioni dello stesso Lance Armstrong.
    Per contro, attraverso l’analisi del midollo osseo, l’autopsia sul corpo di Pantani dimostrò che di certo non aveva fatto uso frequente e in grandi quantità di Epo (sostanza utilizzata per aumentare la quantità di globuli rossi nel sangue, con conseguente innalzamento dell’ematocrito).

 

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