Il metabolismo aerobico rappresenta la principale via di produzione energetica, ma ha il grosso limite di richiedere tempo per raggiungere la piena attivazione (circa un paio di minuti); la massima quantità di energia prodotta nell’unità di tempo è inoltre limitata (20 Kcal/minuto ca.). Di conseguenza, la resistenza aerobica è importantissima se lo sforzo richiesto supera i due
minuti.
In linea generale, la resistenza aerobica dipende da molti fattori, fra i quali:
La resistenza aerobica può essere ulteriormente suddivisa in:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
RESISTENZA ANAEROBICA
|
Anaerobico significa “in assenza di ossigeno”. In riferimento alla resistenza tale termine viene utilizzato per sottolineare l’utilizzo di una via metabolica che produce energia indipendentemente dalla presenza di questo gas. Il sistema di emergenza anaerobico entra in funzione quando la richiesta energetica supera la massima capacità dell’organismo di produrla, rendendo disponibile una quota extra di ATP.
Rispetto al precedente, presenta una latenza minore (si attiva massicciamente in pochi istanti) ed una potenza maggiore (produce più energia nell’unità di tempo). Il sistema anerobico ha tuttavia il grosso limite di produrre un catabolita tossico, l’acido lattico (il cui accumulo limita la capacità di contrazione muscolare causando fatica) e di esaurire in breve tempo i substrati energetici. Di conseguenza, la resistenza anaerobica è importante negli sforzi di durata inferiore ai due minuti. Link per approfondire: metabolismo energetico e metabolismi energetici nel lavoro muscolare. |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Similmente a quanto visto per la resistenza aerobica, anche quella anaerobica può essere ulteriormente suddivisa in:
|