09 Maggio, 2024

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La mia prima mezza maratona

La mia prima mezza maratona

12032823_10203959579303284_1263868525454516580_oScritto da Marco Zanella :  La scorsa settimana è stata decisamente perturbata. L’autunno si fa sentire sin dai suoi primi giorni con un netto calo delle temperature ed è già tempo di tirare fuori l’ombrello. Questa ultima domenica di settembre non ha fatto eccezione ma il maltempo non ha scalfito quella che per me è stata una mattinata di corsa fuori dall’ordinario. La sveglia è suonata ben prima dell’alba e mentre la moka fischiava dall’armadio pescavo la canotta blu della Salcus, la stessa che mi ha visto centrare importanti obiettivi a livello personale in questi primi quattro mesi di competizioni. Allacciate le scarpe, con lo zianetto in spalla, ero pronto a partire in direzione Mantova, ostinatamente intento a sfidare me stesso debuttando in una mezza maratona! L’arrivo a destinazione è anticipato dal transito sullo storico ponte di San Giorgio che offre ai passanti la suggestiva vista delle mura che in passato costituivano il sistema difensivo della città. Da lì a poche centinaia di metri il parcheggio e nelle immediate vicinanze, fiancheggiato l’ampio giardino di Piazza Lega Lombarda, il ritrovo in Piazza Sordello presa d’assalto dai numerosi stand allestiti in occasione del Mantova Bike Festival in concomitanza con la gara podistica. La folla accorsa agli eventi ha alimentato ulteriormente il mio entusiasmo straripante! Ritirato il pettorale ho incontrato l’amico Fabio Rossi, direttore del magazine online Podisti.Net, a conoscenza del fatto che per me era l’esordio sulla distanza dei 21,097 km. La calorosa accoglienza e il suo augurio dal microfono mi hanno dato una carica in più! Gironzolando tra le bancherelle mi sono ricongiunto con un altro “salcussino”, Dante Tognotto. In compagnia ci siamo dunque diretti verso il ponte di San Giorgio dove nel frattempo iniziavano i preparativi per la partenza. Salutando la mia fidanzata, che ai miei ultimi appuntamenti podistici non è mai mancata, ho affiancato Dante iniziando il riscaldamento pre-gara. Scaramanticamente ho lasciato la mia dolce metà ad aspettarmi con la frase: “ci vediamo tra un ora e venti minuti”! Mai fare una promessa che non puoi mantenere ma col prezioso aiuto di Mauro Galetto ero convinto di potercela fare. Mauro mi segue da quando sono entrato nel gruppo, indicandomi cosa fare duranti gli allenamenti, e grazie alla sua dedizione e disponibilità sono migliorato oltre ogni mia iniziale immaginazione, strappando ad ogni gara grandi soddisfazioni. Ritengo che sia importantissimo aver fiducia dei propri mezzi, chiedendo sempre consiglio ai più esperti. Sulla linea di partenza ero appaiato a Dante e ad altri che sarebbero poi giunti in testa agli oltre 400 iscritti alla gara. Al “via” molti inseguivano il pugno di uomini che dettavano il ritmo. Ricordando le direttive di Mauro ho comunque mantenuto il mio passo appena sopra ai 3:50 min/km, senza mai farmi condizionare dall’orologio GPS, lasciando andare le gambe più che altro a sensazione, facendomi superare inizialmente da un buon numero di atleti. Consapevole che molti avrebbero poi rallentato non mi sono fatto scoraggiare, risparmiando le energie per il ritorno. Da lì a pochi km, sul ghiaino della ciclopedonale in riva al lago ho guadagnato la decima posizione. Tutto liscio nei km a seguire, proseguendo sempre a passo “controllato”. Si esce da Mantova passando sotto il ponte dei Mulini fino a Cittadella proseguendo poi in direzione Soave. Da qui il percorso è tutto asfaltato, su strada per una decina di km. In questo lungo “corridoio” conquisto un’altra posizione mentre vengo affiancato da un altro atleta. La svolta del ritorno è il “via libera” per me. Allungo un po’ e mi lascio alle spalle ogni “minaccia” cercando di acciuffare la sagoma davanti a me. Il tratto conclusivo è spezzettato da molti cambi direzione che frenano la scorrevolezza del tragitto. Sulla ciclopedonale, a 2 km dall’arrivo in Piazza Sordello, strappo e difendo la posizione finale che premia la mia buona prestazione: ottavo posto assoluto che sa di vittoria! Il display parla chiaro: “1:20:18”. Un tempo alto, altissimo per i top runner ma un traguardo personale che mai avrei pensato di tagliare in così pochi mesi di corsa. Probabilmente il percorso non si prestava per migliorare un PB ma ho apprezzato l’impegno dell’organizzazione e la buona riuscita della manifestazione. Parzialmente deluso solo dai “premi” portati a casa dopo tanta fatica tuttavia la contentezza per aver nuovamente vinto una sfida contro me stesso è di per sé un premio ineguagliabile! Raccolta anche questa esperienza mi ritrovo il giorno seguente sull’abituale tratto arginale a fare una corsetta lenta, col sorriso sotto i baffi, mentre carico di adrenalina già penso al prossimo pettorale da spillare alla canotta: appuntamento fra tre settimane per la mezza maratona di Cremona!

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