Malgrado tutto (e malgrado tutti) le due ludico motorie in programma in quest’ultima domenica del 2021, che quest’anno ha coinciso con la festività di Santo Stefano, hanno avuto regolare svolgimento, anche se probabilmente il Decreto del 23 dicembre qualche interpretazione fuorviante l’aveva creata. Infatti sono state a dir poco ore di trepidazione per gli organizzatori, quelle che hanno immediatamente preceduto gli eventi, nel dubbio che da un momento all’altro potesse loro arrivare la revoca dei permessi da parte delle rispettive Amministrazioni Comunali, ben consci che poteva succedere sulla scia di quanto avvenuto ad inizio pandemia, nel febbraio 2020.
Ma andiamo con ordine, alla “Troviamoci in Amicizia” di Canove di Legnago a presentarsi al via sui due percorsi da 6 e 12 km programmati, sono stati circa seicento podisti, magari in numero inferiore alle aspettative degli organizzatori, ma nella media percentuale di quanto si è potuto rilevare negli ultimi periodi per quanto riguarda queste zone. Percorsi pianeggianti nel territorio rurale a ridosso del fiume Adige, un bel misto fra asfalto, strade bianche ed argine, apprezzati dai partecipanti anche se con qualche deluso per la mancanza del classico percorso “lungo”, possibili chilometri mancati all’appello ma sopperiti comunque da alcuni con un secondo giro. Scampato il pericolo della prevista pioggia, qualche disagio l’ha portato la densa ed umida foschia persistita per tutto il periodo, ma niente di più.
Buona l’organizzazione da tutti i punti di vista, alla fine gli arrivati se ne facevano testimoni manifestando il proprio gradimento, per la soddisfazione di quanti coinvolti ai vari servizi. Discreto il numero dei numero dei Gruppi rappresentati e presenti in classifica, ventinove, con SALCUS in una apprezzabile 5^ posizione, sodalizi quasi esclusivamente appartenenti al Comitato Territoriale Veronese, un bel segno di appartenenza verso questa piccola realtà locale.
Non altrettanto bene è andata purtroppo agli organizzatori della (tutto sommato vicina) “Marcia del Radicchio Rosso” di Asigliano Veneto, basso vicentino, organizzata dalla locale Polisportiva Asiglianese aderente al Comitato Territoriale di Vicenza, dove i partecipanti sembra non siano arrivati alle duecento unità ed una presenza Gruppi arrivata appena a sette: difficile capire cosa può essere successo, comunque davvero un peccato perché questa manifestazione avrebbe meritato miglior attenzione ed appoggio soprattutto dai Gruppi del proprio Comitato che invece non si sono presentati.
E’ sempre deludente dover assistere a risultati di questo genere, soprattutto quando non ci sono motivi particolari o fortemente negativi che possono portare ad arrivare a simili epiloghi: sarebbe un male per tutto il movimento ludico motorio che questo stato di cose portasse a demoralizzare talmente forte chi si da tanto da fare per tenere in piedi questi eventi, da portarli a rinunciarvi in futuro, speriamo quindi che chi ne ha la facoltà cominci a ragionarci un po’ su e, ognuno nelle proprie possibilità, si dia da fare affinchè questo non accada.
Ora non resta che sperare nel meglio per la prossima stagione podistica che va ad iniziare col nuovo anno, nuovo anno per il quale arrivino a quanti ci leggono i nostri più fervidi auguri di salute e serenità, ritrovandoci alla fine di esso a non dover più pensare alle incombenze sanitarie delle quali tutti auspichiamo la definitiva fine.