Laureato in Scienze Forestali e Ambientali, un master in progettazione del paesaggio delle aree verdi, sta ora puntando alla seconda laurea in Progettazione dei giardini, parchi e paesaggio della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, una manciata di esami lo separano dal traguardo. E’ il brillante curriculum scolastico di Francesco Bona, 27enne in forza all’Aeronautica Militare, che domenica ha messo un altro titolo in bacheca, questa volta in ambito sportivo: a Cremona il biellese si è infatti laureato Campione Italiano di mezza maratona. In una gara dominata dagli atleti africani, Bona ha chiuso in ottava posizione mettendo in fila – nella sfida in chiave tricolore – il campione italiano di maratona Migidio Bourifa (argento a 6 secondi) e Domenico Ricatti (bronzo). Sul veloce tracciato cremonese Bona ha fermato il cronometro sul tempo di 1:03’52”, nuovo primato personale sulla distanza dei 21,087 km (precedente 1:04’26” del 2010) che lo piazza al quarto posto in Italia nelle graduatorie 2011 della mezza maratona dietro a Meucci, Lalli e Pertile. Un risultato
cercato e preparato da tempo, ma che stentava ad arrivare. Ora invece, insiem al terzo posto con personale (2:14’59”) alla Treviso Marathon 2011, serve come una carica di fiducia verso nuovi ambiziosi traguardi, primo fra tutti in ordine cronologico quello con la maratona di Torino in programma a novembre. “Sono molto soddisfatto – commenta Bona a fine gara – finalmente ho trovato un riscontro concreto alla notevole mole di lavoro svolta negli ultimi mesi. Le sensazioni c’erano, la forma anche, sentivo di avere questo risultato nelle gambe, fortunatamente ho trovato la gara e le condizioni ideali per poterli esprimere. Ora però la concentrazione si sposta immediatamente sui prossimi obiettivi”. La prestazione di Cremona, insieme ad un curriculum sportivo in costante crescita e la fiducia dei tecnici azzurri, gli vale come investitura a potenziale protagonista insieme a Meucci di una generazione di maratoneti che, in qualche modo, dovranno raccogliere la pesante eredità dell’era Stefano Baldini.
Intervista di Monica Freguglia