30 Aprile, 2024

Il portale podistico
Estate, Tempo di sport all’aria aperta

Estate, Tempo di sport all’aria aperta

Uno Studio dell’Istituto Superiore di Sanità rivela che buona parte dei traumi di chi fa attività sportiva è legata al calcetto. Ogni anno, in particolare nel periodo estivo, circa 300mila persone ricorrono ai centri traumatologici: spiaggia (jogging o beach volley) e campi di calcio i luoghi in cui i traumi sono più frequenti.
Di Giovanni Cacia intervista Claudio Zorzi, presidente SIGASCOT e primario di Ortopedia e Traumatologia all’Ospedale Sacro Cuore di Negrar.
A segnalarlo è uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità che ha elaborato un campione di dati di Asl e ospedali italiani. “Non essendoci una banca dati sugli incidenti sportivi, li abbiamo ricavati dai centri di pronto soccorso, dove viene registrata anche la causa che ha provocato il trauma – afferma Marco Giustini, epidemiologo dell’Istituto e

 

curatore della ricerca – . In base a studi condotti in Liguria, Marche e Molise negli anni ’90, in Veneto nel 2007 e all’Asl di Massa Carrara negli ultimi 5 anni, abbiamo calcolato l’incidenza degli infortuni sportivi. Ebbene, il risultato coincide: circa 300 mila l’anno, di cui la metà per colpa del pallone”.
E’ davvero grande il rischio nell’improvvisarsi atleti anche giocando una partitella di calcetto con gli amici, confermano gli esperti.“ Il calcetto è uno sport che comporta un contatto fisico molto stretto, improvvise accelerazioni e decelerazioni – spiega Claudio Zorzi, presidente SIGASCOT e primario di Ortopedia e Traumatologia all’Ospedale Sacro Cuore di Negrar (VR)– . Oltre ai traumi dovuti all’impatto, si può andare incontro a stiramenti o contratture, soprattutto se manca un’adeguata preparazione”.http://www.youtube.com/watch?v=HUE2i2auigQ
I QUATTRO “PROBLEMI” FONDAMENTALI DEL CALCETTO
Gli atleti improvvisati rischiano non solo per carenza di allenamento: spesso giocano di sera quando la condizione fisica non è ideale e su terreni sintetici che possono creare problemi allecaviglie. Lo stesso dicasi perché chi gioca sulla spiaggia. Gli ortopedici della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) sono stati chiari e tassativi: “Il calcetto, come tutti gli sport, fa bene alla salute in generale, contribuisce a mantenere in forma l’organismo e rinforza il tono muscolare, ma con delle ben precise avvertenze per l’uso.”
“Inoltre – aggiunge il dottor Giuseppe Capua, responsabile di Medicina dello Sport all’Ospedale San Camillo di Roma – “per mantenersi in forma bisogna praticarlo con una certa regolarità: almeno un paio di volte alla settimana, con un minimo di preparazione di base. Questo perché il calcetto è uno sport faticoso, che richiede fiato e doti di resistenza consolidate. Migliora l’adattamento allo sforzo cardiovascolare ed essendo uno sport di squadra, ravviva, nello spirito di ogni praticante, il piacere di giocare, di stare insieme e divertirsi” (fonte: Humanitas.it).
Caviglie e articolazioni del ginocchio vengono messe particolarmente a rischio, soprattutto nei quarantenni non allenati; basta un contrasto durante le fasi del gioco per far sì che una gamba con una muscolatura non più tonica possa andare incontro a traumi seri come distorsioni, rottura dei legamenti del ginocchio (collaterali esterni e i crociati).
Si tratta di uno sport che si gioca a tutte le età, dai più giovanifino ai nostalgici 60enni in vena di ritrovarsi, come un tempo, sul campetto di calcio. Basterebbero pochi accorgimenti, e un allenamento di base per evitare incidenti seri e traumi leggeri che possono rovinare le vacanze.
SUGGERIMENTI PER CHI NON VUOLE RINUNCIARE A UNA ATTIVITÀ FISICA AMATORIALE
Secondo gli esperti della American Academy of Orthopaedic Surgeons, il collegio degli ortopedici statunitensi, è possibile evitare fratture ossee e lesioni mettendo in campo abitudini corrette:
indossare abiti adeguati all’attività sportiva che si va a praticare
evitare scarpe scomode o logore
cambiare frequentemente le attività, per esempio alternando la corsa al ciclismo, alla ginnastica, al nuoto
Una dieta sana è, sempre secondo gli ortopedici americani, un’accortezza di grande valore, allo scopo di irrobustire le ossa e i muscoli
Nella pratica sportiva, la gradualità è fondamentale: pretendere subito prestazioni intense, continuative, non è sano e può ledere muscoli, articolazioni e ossa anche in modo serio
scendere in campo riposati e dopo adeguato riscaldamento. Mai proseguire se si avvertono dolori
evitare per quanto possibile, le partite in notturna – alla fine della giornata – e i terreni in superficie sintetica.
Infine, se l’organismo si lamenta – di solito col più classico dei sintomi, il dolore – occorre fermarsi per qualche giorno prima di ritornare a giocare
Un consiglio su tutti: massima cautela, ricordando che è fondamentale attivare sempre il principale presidio di sicurezza, il cervello.
Fonte: American Academy of Orthopaedic Surgeons, Stress Fractures of the Foot and Ankle

 

 

 

About The Author

Il Portale podistico www.salcus.it nasce con l’intento di diffondere le classifiche e le news podistiche sul web. Run is Life. GP Salcus

Related posts