Una mattina di fine settembre, a quattro mesi dall’esordio in una gara podistica competitiva, mi preparavo ad affrontare la mia prima mezza maratona, a Mantova. Per una serie di circostanze a me favorevoli non trovai difficoltà nel seguire i consigli del “coach” portando a casa i 21,097 Km correndo pressappoco a 3:50 min/km come da copione. Andò anche meglio di come me la sarei immaginata perché mi piazzai ottavo assoluto. Dopo aver assaporato l’emozione della distanza, la voglia di partecipare ad una gara di maggior spessore mi faceva sognare ad occhi aperti così in ottobre mi presentai al via della Maratonina di Cremona. L’organizzazione era ben diversa da quella vista tre settimane prima e l’affluenza dei top runners non mancò. In quella umida giornata bagnata dalla pioggia era presente anche il gruppo dei giovanissimi atleti “azzurri” che vidi al momento delle premiazioni. Arrivai al traguardo inzuppato e sfinito, fermando il crono anticipando di pochi secondi l’ora e ventun minuti, oltre la centesima posizione in classifica. Sin da subito ebbi la sensazione che non ero in forma e difatti faticai a far girare le gambe. Sinceramente ricordo poco il percorso ma ho ben in mente il sottopasso a metà percorso e il breve tratto in salita sul ciottolato prima dell’arrivo. Non entusiasta di com’era andata decisi di riprovarci in seguito e la fortuna mi fece l’occhiolino: un concorso di Run4Food Italia premiò i miei caricamenti su Instagram con l’iscrizione gratuita alla Garda Trentino Half Marathon! Ingannando l’attesa partecipai alle gare podistiche di Borsea e Bondeno dove ripresi a prendere velocità sugli allenamenti, riducendo i km delle sedute. La seconda domenica di novembre puntai la sveglia così presto che partii alle 5 del mattino alla volta di Riva del Garda in compagnia della mia dolce metà. Un viaggio di due orette ma la giornata trascorsa là fu una domenica da incorniciare. Arrivati sul posto gli addetti ci indicavano dove lasciare l’auto. La colazione era offerta al coperto nel centro congressi di fronte ai parcheggi dove vi erano stand, spogliatoi, bagni e docce. All’esterno lo staff si coordinava per far partire il servizio navette gratuito per raggiungere Arco (passaggio a metà gara) e la zona d’arrivo. Encomiabile il lavoro svolto da tutta l’organizzazione. Sul tabellone bianco dove tanti hanno lasciato le proprie dediche prima di incamminarsi in zona partenza io scrissi “>1:20” sperando di sorprendermi ancora una volta. Guardai i cartelli che indicavano la suddivisione delle griglie, desiderando di poter un giorno entrare nella prima fila di partenti ma per guadagnarmi quel pettorale dovevo centrare il mio obiettivo. Non mi riuscì. Non ero deluso, al contrario ero felicissimo per aver preso parte alla gara più bella sinora. In quell’occasione non diedi particolare peso alla mia prestazione. Il percorso offre scorci visivi meravigliosi sul lago e sul territorio circostante che descrivere sarebbe riduttivo… va provato! Una buona pizza sulla strada verso casa fu la ciliegina sulla torta di un caldo (26°C!) e soleggiato fine settimana autunnale trascorso passeggiando e fotografando alcune bellezze del luogo. Alla vigilia del 38° Memorial Mario Cardinelli che si terrà domani a Pontelagoscuro, vi racconto l’importante traguardo che ho raggiunto lo scorso weekend. Mentre Verona veniva invasa dalla massa che ha affollato Piazza Bra in occasione della maratona (e non solo) il fato ha voluto che io non prendessi parte all’evento così ho scelto di ritornare nella provincia cremonese iscrivendomi alla Maratonina di Crema con la chiara intenzione di battere il mio stesso PB. Infreddolito dai primi cali di temperature di stagione approfittai del tempo a disposizione per scaldarmi a dovere per poi svestirmi e dirigermi al “via”. Incontrai molte facce note e un qualche amico. La loro presenza e il loro sostegno morale mi sono stati di fondamentale aiuto. Così sono riuscito finalmente a vincere la mia sfida, nonostante i duri cavalcavia all’inizio e alla fine della corsa, tornando in piazza a denti stretti calpestando il lungo tappeto blu e spinto come mai prima d’ora dal pubblico dietro le transenne che applaudiva e incitava il mio arrivo in 1:19:47! Sono contento per come sono riuscito a gestire ogni parziale anche se in diversi passaggi ho perso dei secondi che potevano costarmi caro alla fine, in particolare al 14° Km dove stavo andando in affanno, ma poi ho ripreso alla grande riportandomi sulla “retta via”. Non è stato per niente facile rubare al timer quella manciata di secondi per tenermi sotto al tempo massimo che mi ero prefissato ma alla fine ce l’ho fatta. Con occhio di riguardo agli allenamenti e con un po’ di testardaggine ho acciuffato un record che orgogliosamente porterò domenica al “Cardinelli” dove proverò a ripetermi spillando il quinto pettorale da “mezza” sulla canotta Salcus che ad ogni gara cerco sempre di portare più in alto. Affronterò l’anno nuovo con il massimo impegno aspirando a importanti obiettivi, portando in spalla il piccolo sacco di esperienze che ho preso su da quel lontano 31 maggio, giorno in cui spillai il mio primo pettorale e conobbi coloro che oggi sono miei compagni di sgambate. Dopato dalla forza dei nuovi amici e dalla grande passione per questo sport sarò presente domattina al “via”, carico come una molla e pronto a correre più forte di ieri per chiudere in bellezza anche questo sesto mese di corsa prima del periodo natalizio ormai alle porte.