Analisi della funzionalità delle fibre muscolari di tipo “I” e “II” e utilizzo delle stesse secondo un ordine prestabilito che dipende dallo sforzo.
Le fibre muscolari sono divise in due grandi categorie: 1. Fibre di tipo “I”: hanno una bassa capacità di contrazione e non sono i n grado di sviluppare molta forza. Sono però molto resistenti e quindi adatte a prolungati sforzi di tipo aerobico. 2. Fibre di tipo “II”: sono in grado di contrarsi esplosivamente e generare alti livelli di forza. Sono però meno resistenti delle fibre di tipo I e quindi più adatte a intensi sforzi anaerobici. Sono divise in due sottotipi: “IIa” e “IIb“. Queste ultime sono le più rapide a contrarsi, mentre le Iia sono più resistenti.Le fibre muscolari sono reclutate secondo un ordine prestabilito. Se lo sforzo è poco intenso, l’impulso proveniente dal sistema nervoso è debole e recluta solo le fibre meno potenti, cioè quelle di tipo I. Se l’intensità aumenta, il sistema nervoso recluta le fibre più potenti, prima le Iia, poi le Iib, questo anche al fine di modulare la forza muscolare.
I soggetti adulti senza allenamen specifico hanno circa il 50% di fibre dei due tipi. I velocisti, i saltatori, i lanciatori e gli atleti impegnati in sport di squadra che richiedono una continua alternanza di brevi scatti e soste hanno una maggiore percentuale di fibre a contrazione veloce. Pertanto gli atleti geneticamente dotati con diverse percentuali di fibre di tipo I o II sono predisposti per discipline di durata e intensità diverse.
Disciplina | % di fibre lente |
100-200 m | 35-40 |
800-1500m | 55-60 |
5000-maratona | 65-80 |
Anche l’allenamento potrebbe avere un ruolo nel determinare il tipo di fibre prevalente. Alcuni studi indicano che un allenamento di potenza aumenta la percentuale di fibre di tipo II, mentre un allenamento aerobico induce il cambiamento opposto.
E’ però possibile che l’adattamento riguardi solo l’aumento di dimensioni di fibre e non comporti la conversione di un tipo nell’altro. Infatti, nell’allenamento di tipo esplosivo orientato all’incremento della forza veloce si verifica un aumento del rapporto tra la massa di fibre veloci e quelle di fibre lente, ovvero un adattamento selettivo della massa muscolare a favore delle fibre a contrazione esplosiva.
tratto da “Preparazione Atletica” di Davide Barbieri