26 Dicembre, 2024

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Valutazione posturale per il podista

Valutazione posturale per il podista

Un appoggio scorretto si ripercuote non solo sul piede, ma anche sul ginocchio e sulla colonna vertebrale, determinando delle tensioni che possono essere causa di dolori quali cefalea, sciatalgia, mal di schiena e dolore alle gambe, ed è per questo motivo che si dà grande importanza alla postura. Molti podisti che si dedicano alla CORSA in maniera assidua sanno dell’importanza che riveste un buon assetto posturale durante la corsa e non solo, ma molti di loro, pur dedicando molto tempo ed energie ad effettuare tutti i Test di Valutazione Funzionale esistenti in campo della metodologia dell’allenamento, dal test conconi, al test del lattato, al test di cooper, e quanti altri ancora, non si recano regolarmente da un Osteopata, o Ortopedico per valutare la propria postura…… e il proprio appoggio. Purtroppo durante le consulenze noto che molti amici che corrono hanno in generale una postura errata e un appoggio non perfetto durante la corsa il che a lungo andare porta a delle problematiche muscolo/articolari non indifferenti.

I fattori determinanti la postura del soggetto, quali i sistemi: vestibolare e uditivo, visivo ed oculomotorio, stomatognatico, podalico e tutta la propriocezione del corpo, possono nel loro funzionamento creare dei disturbi più o meno manifesti che con lo studio della postura possono essere messi alla luce e quindi adeguatamente trattati e curati.Come ben evidenziato nel campo Osteopatico tutto nel nostro organismo è collegato, un difetto nell’appoggio del piede con risentimento a determinati muscoli, articolazioni, tendini, può dipendere da diversi fattori che non sono direttamente correlati con i piedi, ma provengono e originano da altri settori e segmenti del nostro corpo. Un occlusione dentaria errata può procurare dei disturbi dell’appoggio, delle tensioni muscolari; una vertebra (quasi sempre L4/L5 – o L5/S1) spostata o un ernia può procurare infiammazione del nervo sciatico con dolore che origina dal gluteo, si dirama per tutta la gamba, fino ad arrivare al primo dito del piede. Un disturbo della vista può condurre il nostro corpo a perdere delle qualità inerenti all’equilibrio, alle capacità spazio-temporali fondamentali per noi podisti.Quindi non è detto che il problema si trova sempre dove percepiamo il dolore, potrebbe essere (e quasi sempre lo è) che la zona del dolore è solo la parte terminale di un complesso processo infiammatorio del nostro corpo che origina da tutt’altra parte. Da queste dissertazioni capite l’importanza di effettuare una valutazione posturale a 360°.Gli esami per valutare la nostra postura, il nostro appoggio sono tanti, i più utilizzati e conosciuti sono: Baropodometria sia statica che dinamica (durante la corsa); la Valutazione Sport Parotec mediante l’utilizzo di solette computerizzate inserite nelle calzature analizza l’appoggio in corsa. Oltre a queste metodiche tecnologiche, computerizzate, molto valide e precise, per una valutazione più accurata e completa possibile del soggetto è importante anche affidarsi a un Osteopata che analizza il soggetto a 360°. Il loro concetto è quello che ogni segmento, ogni piccola cellula ha dei collegamenti in tutto il corpo. L’osteopata valuta tutto partendo dalla vista, ai denti, al capo, alle spalle, alla colonna vertebrale, alle gambe, all’appoggio del piede, ai diversi segmenti corporei, agli equilibri muscolari, agli alimenti che si utilizzato. Con questa valutazione accurata riesce a identificare tutti i nostri equilibri e i nostri squilibri muscolari, tendinei, articolari, organici, e a fare una diagnosi più accurata per poter intervenire su ogni aspetto della nostra persona, e quindi su ogni problema inerente alla nostra corsa.Ribadisco che gli squilibri muscolari (un muscolo più sviluppato di un altro, esempio quadricipite e bicipiti femorali) possono portare il nostro corpo a subire delle modifiche nell’assetto di corsa, e al tempo stesso una postura scorretta, un appoggio errato può condurre la nostra muscolatura a svilupparsi diversamente e in maniera irregolare.Quindi lo studio della postura e la sua ottimizzazione, può dare nella vita di un atleta, innanzi tutto un aumento delle performance, ma anche una prevenzione degli infortuni, perché uno schema non fisiologico oltre che essere dispendioso non è confortevole. Durante la CORSA le sollecitazioni maggiore vanno a proiettarsi sulle strutture dei piedi, sia in fase di carico che di spinta. Il piede è un capolavoro di biomeccanica, se si pensa che con le sue 26 ossa, 33 articolazioni, 114 legamenti, 20 muscoli e 250.000 ghiandole sudorifere presieda alla stabilizzazione della stazione eretta, alla propulsione ed al movimento, all’adattamento della marcia sul terreno e alla coordinazione della postura; ed è proprio quando vi sono alterazioni posturali che emergono disordini che potremo definire da sovraccarico.Ecco perché un appoggio scorretto si ripercuote non solo sul piede, ma anche sul ginocchio e sulla colonna vertebrale, determinando delle tensioni che possono essere causa di dolori quali cefalea, sciatalgia, mal di schiena e dolore alle gambe, ed è per questo motivo che si dà grande importanza alla postura.In conclusione si può affermare che una corretta e completa valutazione posturale è importante, sia per vivere in equilibrio con l’ambiente che ci circonda, ma anche e soprattutto per il podista che voglia ottimizzare le proprie performance o anche nei trattamenti riabilitativi successivi ad infortuni più o meno.Il consiglio finale è quello di effettuare un’accurata analisi e valutazione posturale prima di iniziare qualsiasi programma di allenamento, soprattutto se l’obiettivo è quello di preparare una Maratona.

Buona corsa !

Ignazio Antonacci

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