L’alimentazione moderna ha eliminato quasi totalmente gli alimenti fritti per il loro elevato apporto calorico, per la difficile digeribilità e per la preparazione troppo laboriosa. Gli alimenti fritti contengono un’alta % di grassi, questo non per forza rappresenta un fattore negativo perchè se assunti in quantità ottimali, oltre a costituire un deposito di riserve energetiche, sono “trasportatori” delle vitamine liposolubili (A, D, E, K) e apportano sostanze che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare.
La cottura degli alimenti provoca fenomeni di tipo chimico e fisico che incidono in termini sia qualitativi sia quantitatvi. Nel caso della frittura di alimenti a basso contenuto di grassi come le patate, gli oli e i grassi penetrano nell’alimento e vi rimangono in quantità variabili dal 10 al 40%, per cui l’alimento fritto assume una composizione di grassi simile a quella dell’olio utilizzato per la frittura.
Eccoil motivo per il quale è preferibile cuocere a vapore o in forno a microonde, in questo modo non si aggiungono grassi ulteriori a quelli già presenti negli alimenti stessi. Ciò non toglie che la frittura può rientrare nella nostra alimentazione seguendo la solita regola del “non esagerare” con le quantità (per noi podisti due volte al mese bastano e avanzano).
L’uso eccessivo di cibi fritti e di sale aumenta del 30% la possibilità di essere colpiti da infarto. Lo ha stabilito una ricerca pubblicata sul “Circulation Journal” che ha preso a campione 16mila persone residenti in 52 Paesi del mondo. La colpa principale è attribuibile ai grassi, i quali compromettono il giusto funzionamento cardiovascolare del corpo aumentando notevolmente la possibilità di attacchi cardiaci.
Secondo una nuova ricerca dell’Unione Europea , l’ acrilamide contenuta negli alimenti potrebbe aumentare il rischio di sviluppare il cancro al seno. Alcuni ricercatori danesi hanno misurato la quantità di acrilamide legata all’emoglobina nei globuli rossi. Dopo aver tenuto conto delle abitudini legate al fumo, gli studiosi hanno rilevato un’associazione positiva tra acrilamide-emoglobina più elevata e lo sviluppo del cancro al seno.
Comunque una sana e corretta alimentazione ricca di frutta e verdura è di per sè un’ottima forma di prevenzione riguardo alle malattie tumorali. Per tenere sotto contollo trigliceridi e colesterolo o semplicemente per ottimizzare la propria linea, fritti e simili sono i primi alimenti che vanno scartati assieme agli alcolici.
Saluti,
Auguri di Buona Pasqua!!
Pingback: I 14 consigli di “Podisti a Tavola” » Gruppo Podistico Salcus