19 Aprile, 2024

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Europei, ecco le maratonete e la 4×100

Europei, ecco le maratonete e la 4×100

Maratonete e staffettisti si preparano all’esordio europeo a Barcellona. Intanto oggi a Casa Italia Atletica la conferenza stampa di  presentazione dei due gruppi di azzurri in gara domani. A prendere per prime la parola sono le maratonete che saranno schierate sulla linea di partenza domani alle 10:05: “Sono molto contenta – esordisce Deborah Toniolo – di essere tornata a vestire di nuovo la maglia della Nazionale. Vengo da un paio di stagioni segnate da problemi fisici che mi hanno notevolmente condizionato la preparazione. Ora sono superati e spero di far bene. L’importante sarà arrivare anche per la squadra. La Coppa Europa è un obiettivo per tutte e penso che nessuna di noi tre si tirerà indietro”. “Anch’io – aggiunge Anna Incerti – ho alle spalle un periodo di stop da settembre a gennaio. All’inizio è stata un po’ dura, ma poi mi sono ripresa abbastanza bene e, prima di Barcellona, ho trascorso un bel perido di allenamento a St. Moritz. Che gara sarà domani è difficile dirlo, non mi aspetto senz’altro una maratona all’insegna del fresco con russe e portoghesi che saranno le principali avversarie. Vedremo cosa fanno loro davanti e poi noi le staremo dietro”. “Rispetto alle mie due compagne – interviene Rosaria Console, giunta a Barcellona con il marito Daniele Caimmi, azzurro della maratona

 maschile – la mia preparazione non ha avuto intoppi. Sono due anni che sto dando continuità al mio lavoro. Spero di portarmi a casa da qui un bel ricordo, migliore di quello  di Goteborg nel 2006 dove mi ero dovuta ritirare dopo una brutta caduta. La Coppa Europa è per noi un traguardo che vale molto da difendere contro le insidie di russe e portoghesi”.

Agguerriti e determinati i ragazzi della 4×100, guidati dal coposettore della velocità azzurra, Filippo Di Mulo: “La formazione definitiva della 4×100 verrà decisa domani nell’imminenza della gara in base alle condizioni di ciascuno dei ragazzi. Siamo sicuri che chi sarà schierato darà il massimo. L’approccio di tutti è stato buono, esemplare. Un percorso tecnico e agonistico ottimale, nei raduni e nelle gare, sperimentando diverse soluzioni. Siamo i quarti in Europa, ma non siamo venuti qua per arrivare quarti. Non vogliamo nasconderci, siamo qui con delle ambizioni. E’ vero, le altre nazioni hanno individualità più forti delle nostre, ma noi siamo un gruppo. Su questo e sull’efficacia dei cambi cercheremo di giocarci le nostre carte migliori.
Nelle 4×400 schiereremo in un ordine ancora da definire, Vistalli, Galletti, Licciardello e Barberi, mentre, al femminile, contiamo di schierare Spacca, Grenot, Milani e Bazzoni. Speriamo di qualificarci senza spendere troppo. Ancora da mettere a punto la composizione della 4×100 femminile”.

“Oggi sto meglio – dichiara Simone Collio, dopo lo stop nella finale dei 100 a seguito di una contrattura muscolare allo psoas – Per me siamo favoriti insieme a Francia e Inghilterra e credo che si vedranno grandi tempi, anche perchè sui primi 300 di questa pista il vento si incanala e se si sfrutta bene si può andare molto forti. Lo si è visto dai crono dei 400 metri. Con le condizioni giuste non escludo che possiamo puntare all’attacco del record italiano. Se sento che potrò correre, vorrà dire che posso veramente farlo, altrimenti sarò il primo a fare un passo indietro. Dopo la finale mondiale di Berlino, siamo diventati tutti più consapevoli dei nostri mezzi e delle nostre potenzialità. Si può anche pensare in grande!” Dopo il settimo posto sui 100 pensa solo alla staffetta anche Emanuele Di Gregorio : “Ho recuperato abbastanza bene dalla finale e adesso sono prontissimo a dare il mio contributo al gruppo”. Parla per esperienza il “veterano” del quartetto veloce, Maurizio Checcucci: “Ho visto tante staffette e tanti gruppi passare nella mia carriera, ma mai come stavolta ci troviamo di fronte ad una squadra che si presenta così al grande appuntamento nelle aspettative e nella voglia di arrivare lontano. Sono proprio curioso di vedere cosa succederà”. Sulla stessa linea, Roberto Donati, il più giovane degli staffettisti azzurri: “Mi piace parlare di gruppo, tra noi velocisti non è sempre stato così, ma dal sesto posto di Berlino qualcosa sta cambiando.  Il prof. Di Mulo ci ha convinto che si può pensare in grande, alle medaglie, pur senza grossi proclami”.  “Ho avuto un periodo traumatico – racconta Jacques Riparelli – ma ho tirato per i capelli la stagione, ottenendo la convocazione. Sono contento di far parte del gruppo, ho sempre creduto nella staffetta dal 2007. Farne parte è un onore e un piacere”. “E’ una bella emozione essere qui – racconta Giovanni Tomasicchio – per me la stagione finora è andata bene, sia a livello individuale che con la staffetta”.

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