Questa mattina in quel di Pontelagoscuro, piccolo paese limitrofo a Ferrara, si è svolta la classica manifestazione podistica in ricordo di Mario Cardinelli, 21.097 km la competitiva e 6 km circa la camminata. Giornata perfetta, temperatura ideale, forse solo una leggera brezza fastidiosa ha accompagnato gli atleti verso metà gara per 3-4 km. Al via spuntano i nomi di Massimo Tocchio (Gabbi Bologna), Alberto Felloni (CUS Ferrara), l’esordiente Samuele Fabbri (Salcus) e Simone Raffagnini (New Foods Verona). Il favorito numero uno è stato sin da subito il ferrarese della Gabbi , capace di correre una mezza maratona attorno all’ora e nove minuti senza grossi problemi. Da non sottovalutare sicuramente l’esperienza di Alberto Felloni, vincitore della Ferrara
Marathon 2008, e autore di numerose mezze maratone attorno all’ora e dodici-tredici minuti, una di queste prorpio in occasione della “In Sla Rota ad Po” a Santa Maria Maddalena. Anche il giovane Fabbri, 22enne della Salcus alla sua prima esperienza in mezza maratona, avrebbe potuto impensierire gli avversari grazie alla sua freschezza atletica, abituato a ritmi più veloci anche se in distanze più brevi.
Partenza abbastanza lenta con il primo km a 3’36”, un gruppetto di 5-6 persone resta ancorato fino al terzo km anche se destinato a disunirsi. Infatti da lì in poi fino all’ottavo km circa restano al comando solamente Massimo Tocchio, Samuele Fabbri, Alberto Felloni e Simone Raffagnini. Il passaggio al quinto km è stato di 17’35”. Appena dopo l’ottavo km comincia a staccarsi l’atleta veronese Raffagnini, al comando rimane il trio che fino al 18° km fine resterà unito. Massimo Tocchio fa da capotreno per buona parte della gara con l’intenzione di aiutare i suoi compagni di allenamento, sia per quanto riguarda il ritmo gara, sia per proteggere loro dalle leggere folate di vento nella zona di Malborhetto. Il passaggio al decimo chilometro è di 34’56”, ritmo decisamente alla portata degli atleti al comando, soprattutto per Tocchio, autore di una gara sotto ritmo fino agli ultimi 2-3 km. L’atleta polesano Fabbri accusa una leggera stanchezza attorno all’11° km, ma rapidamente riprende il ritmo dei rivali e riacquista energie sufficienti. Ritmo pressochè costante fino al 15° km con un passaggio di 52’13” e prorpio in quegli istanti l’atleta cussino Felloni comunica ai compagni un suo disagio organico, così il ritmo cala leggermente per 800m-1km circa.
A partire dal 16° km, in zona Francolino, l’azione di corsa degli atleti si fa sempre più intensa, i ritmi calano bruscamente, da 3’28”-3’30” al km si passa inotrno ai 3’20-3’22”. Questa azione costa cara al giovane Fabbri che accusa un appesantimento generale degli arti inferiori e fatica a tenere la scia di Tocchio e Felloni. Negli ultimi tre km Tocchio prende il largo con una rapida progressione in zona “Canottieri” lasicando alle sue spalle Felloni e Fabbri, quest’ultimo staccato di circa 20-30 metri. L’atleta di Mirabello fa registrare 6’10” negli utlimi due km, un cambio di ritmo davvero elevato se consideriamo che sulle sue spalle c’erano 19 km, anche se corsi sotto il suo rirmo gara.
Tocchio va a vincere così per la prima volta una manifestazione importante come il Cardinelli, grande soddifazione per lui anche se il minutaggio è, per forza di cose, relativamente alto: 1h12’15”.
Chiude al secondo posto un ottimo Alberto Felloni che ha saputo staccare il compagno di allenementi Fabbri negli ultimi km e facendo registrare uno tra i tempi migliori della sua stagione agonistica, 1h12’46”. Buona prova anche dell’esordiente Fabbri della Salcus che nonostante la crisi prevista e accusata intorno al 18° km ha saputo chiudere in 1h13’10”, tempo che dovrebbe essere tra i primi in Italia, relativamente alla stagione in corso e alla categoria promesse (19-22 anni) secondo le classifiche della FIDAL, anche se purtroppo il percorso odierno non è stato omologato ufficialmente. Chiude al quarto posto staccato di circa 3′ il veronese Simone Raffagnini che ha gestito il vantaggio sul quinto atleta del CUS Ferrara Marcello Colombari, al ritorno nelle gare su strada dopo molto tempo.
I tempi parziali sopracitati relativi alla competitiva sono stati forniti grazie all’assistenza di Mosè Fabbri e del fratello Stefano che hanno seguito in bicicletta la testa della corsa per tutto il percorso.