Spesso, tra i runner e i podisti , si sente parlare di pronazione o supinazione e automaticamente si pensa a qualche
condizione patologica correlata alla dinamica della corsa.
Devo essere evidenziato che la pronazione (il movimento verso l’interno del piede) e la supinazione (movimento verso l’esterno) e dell’articolazione sottoastragalica ( l’articolazione che permette i movimenti non solo interni ed esterni ma anche in flessione ed estensione) sono movimenti normali che avvengono durante la fase di appoggio.
Peraltro se la pronazione o la supinazione sono eccessive o prolungate nel tempo possono svilupparsi lesioni da sovraccarico.
Valutazione dell’assetto del piede Il primo passo per la valutazione biomeccanica del piede è controllare se vi è una compensazione eccessiva della articolazione sottoastragalica che comporta o un’eccessiva pronazione o una eccessiva supinazione.
La prima valutazione da effettuare è stabilire la posizione neutra dell’articolazione sottoastragalica( nella terminologia anglosassone subtalar joint neutral).
La valutazione viene effettuata dallo specialista e si effettua in studio con il paziente sdraiato prono sul lettino.
Successivamente è opportuno valutare con sistemi che sono all’avanguardia l’esatto movimento del piede durante la corsa.
Conviene poter utilizzare sistemi a solette munite di sensori da introdurre direttamente nella calzatura in maniera da permettere una visualizzazione più vicina alla realtà del gesto sportivo.Sia la valutazione clinica sia la valutazione biomeccanica con i sistemi di rilevazione a solette munite di sensori permettono di verificare condizioni anomale dell’appoggio del piede.
Avvertenza: la Valutazione dell’appoggio deve essere effettuata solo da uno specialista:
Articoli su ortopedia e biomeccanica sono a cura del tecnico ortopedico Gianluca Canzi da anni specializzato nella valutazione del appoggio con tecnologie computerizzate di ultima generazione. Per un consiglio personalizzato : info@centrortopedico.it
