05 Maggio, 2024

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Un sogno ‘americano’ dal Polesine a New York

Un sogno ‘americano’ dal Polesine a New York

stefano traguardoScritto da Mario Tosatti : Questa è una delle tante storie, tra i 50mila partecipanti alla maratona più famosa, svoltasi domenica scorsa con un’invidiabile cornice di pubblico. La storia di un ‘sogno’ sportivo è quella di Stefano Bolognese, nella vita lavora con il cognato in una pizzeria nel quartiere San Bortolo di Rovigo, sposato con Nicoletta, padre di due figlie Alice e Anna. La partecipazione alla maratona di New York è un importante obbiettivo, per chi come lui pratica da molti anni la passione sportiva per il podismo, atleta del gruppo Salcus di Santa Maria Maddalena. La partecipazione alla NY Marathon parte da lontano, prima nei meandri burocratici dell’iscrizione, percorso ad ostacoli che si conclude con il sognato pettorale assegnato, poi la pianificazione del viaggio, che nell’occasione sarà vissuto con la famiglia. La sua gara sportiva la completerà con un tempo di tutto rispetto, ma il risultato sportivo diventa cornice di una quadro d’emozione ancor più grande, difficile da raccontare, ma reale per chi l’ha vissuto. Stefano Bolognese spiega la giornata di domenica “mi sono svegliato alle 4 del mattino, poi partenza in metro da Brooklyn per Battery Park alle 5,30, poi traghetto fino a Staten Island e bus fino alla zona della partenza. A questo punto i controlli della polizia ad ogni ingresso. Una marea umana di persone, davvero tantissimi, il cuore inizia a battere più velocemente e l’ adrenalina sale, scopro con stupore e felicità di essere in prima fila alla maratona più famosa al mondo. Parte l’ inno americano e poi ecco il colpo di cannone, pronti via si parte”. La gara più bella, però, non è solo tagliare il traguardo, ma l’abbraccio collettivo della famiglia di Stefano Bolognese, che paga di ogni fatica e sacrificio compiuto in questi mesi di preparazione “al 40^km la cosa più bella-prosegue emozionato Stefano Bolognese-vedo Anna che si sbraccia e mi chiama e avvisa la mamma e Alice, che sto per arrivare per foto e video. Mi precipito da Anna, un bacio e via verso Nicoletta e Alice, un bacio anche a loro e via verso gli ultimi 2km a Central Park. La folla è sempre più numerosa, inizio ad alzare le braccia ed a incitare la gente, che risponde con un gran boato. Da lì alla fine-aggiunge Stefano-non ho più smesso di salutare ed applaudire tutti. Sono stati i 2km più belli della mia breve esperienza podistica  Arrivo al traguardo felicissimo in 3h 05′. Bacio la medaglia mentre sento brividi di felicità ed emozioni indescrivibili.  Poco dopo parto alla ricerca della mia famiglia che ringrazio per avermi accompagnato in questo viaggio vacanza. Un doveroso ringraziamento-conclude Stefano Bolognese– a Paolo Scalabrini e Massimo Tocchio per la loro disponibilità in questi mesi di preparazione, visto che arrivavo da tanti mesi di fermo per infortunio”.

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